CRATERE APULO A FIGURE ROSSE

AA-PRO-11419
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CRATERE APULO A FIGURE ROSSE Grecia, 390-370 a.C. Cratere apulo a figure rosse con labbro estroflesso distinto con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello impostate orizzontalmente e ritorte verso l’alto, piede a echino con risega presso la faccia superiore. Decorazione...
CRATERE APULO A FIGURE ROSSE Grecia, 390-370 a.C. Cratere apulo a figure rosse con labbro estroflesso distinto con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello impostate orizzontalmente e ritorte verso l’alto, piede a echino con risega presso la faccia superiore. Decorazione accessoria: Sotto il labbro tralcio di foglie d’olivo; attacco delle anse decorato con serie di raggi, sotto le anse palmetta doppia aperta tra girali a spirale, sotto le due scene figurate meandro interrotto da un motivo a croce inquadrato fra due sottili linee risparmiate. Decorazione Principale: Lato A) Nel campo figura femminile centrale seduta e gradiente a sinistra, con la mano destra alzata impugna un tirso fiorito. La donna è vestita con lungo chitone plissettato aderente alle forme del corpo, fermato sulle spalle con due fibule e in vita da una cintura, capelli acconciati con kekryphalos, il ricco abbigliamento è completato da collana, orecchini e dei bracciali. Alla sinistra un giovane efebo completamente nudo ad eccezione del mantello che porta drappeggiato intorno al braccio sinistro e ricade in balze sino ai piedi, il giovane ha la muscolatura perfettamente delineata, porta un diadema aureo nei capelli ricciuti, il braccio destro alzato e ha un lungo bastone nella mano sinistra. Sul lato destro un satiro stante e gradiente a sinistra, è nudo tranne un corto mantello che indossa sulle spalle, ha lunga barba e orecchie ferine, porta un diadema intorno alla testa, con la mano destra alzata impugna una torcia fiammeggiante e nella sinistra porta una cista decorata Lato B) Scena composta da quattro figure contrapposte: al centro efebo nudo con la muscolatura delineata, è seduto su uno sgabello e gradiente a sinistra, ha il mantello drappeggiato intorno alla gamba destra e impugna un lungo bastone con la mano destra, un diadema tra i capelli, di fronte a lui una donna stante con lungo chitone drappeggiato che rivela le forme del corpo, indossa collana di perle, orecchini a pendente e bracciali, con la mano sinistra porge una phiale decorata, una tenia ricamata appesa sopra di loro. Sulla destra un uomo stante con le gambe avvolte nell’himation da cui esce solo il busto nudo e il braccio destro appoggiato ad un lungo bastone, un diadema sulla testa, di fronte a lui una figura femminile riccamente abbigliata seduta con la mano destra alzata, indossa un lungo chitone, diadema e sakkos, bracciali collana e orecchini. Più della metà dei vasi a figure rosse pervenutici possono attribuirsi all’Apulia: è chiaro che, almeno nel IV secolo a.C., dovevano essere presenti numerose e rilevanti officine. Alla base dell’iniziale fioritura della ceramica apula a figure rosse è da porre la sempre minore esportazione di vasi attici negli anni della guerra del Peloponneso, di conseguenza, la necessità di provvedere ad una produzione sostitutiva che si adattasse al gusto dei committenti più esigenti. Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna. Cod. 83/2009 APULIAN BELL CRATER Apulian 390-370 B.C. A red figure bell crater with bell shaped body and stepped foot with flaring rounded base, flaring rim with rolled edge and two upturned horizontal handles, the decoration enlived with added white paint, side a) showing a central seated figure of a lady holding up a tyrsos, she wears a belted chiton, a kekryphalos around her hair and luxury jewels, on the left a young male figure depicted nude with a diadem in his hair and holding a stick, his himathion wrapped around his left arm, on the right side a nude standing satyr, with wreaths in his hair and holding a torch with right hand upraised. Side b) decorated with a nude seated youth holding up a stick, his himathion wrapped around his right leg, a woman behind him bending forward with a phiale, she wears a belted chiton, a kekryphalos around her hair and luxury jewels, on the right side a standing man with himathion wrapped around his legs resting on a stick, in front of him a seated lady wearing long chiton, diadem an sakkos headdress, necklace, earrings and bracelets. During the late fifth and fourth centuries AD, an intense production of particular ceramic objects, known as "Apulian red-figured pottery", is attested in Apulia, a region in the Southern Italy. The main feature of this pottery typology is related to the particular decorations: red-coloured figures that stand out from a "black gloss" background, on which white and/or yellow-coloured decorative motifs are painted sometimes. If the production technology seems to inherit the consolidated acknowledges of the Attic ceramists about red-coloured figures wares, the Apulian pottery presents peculiar stylistic and decorative features. This pottery was mostly produced for local markets. Only few pieces have been found outside Southern Italy and Sicily. The first workshops were founded in the mid-5th century BC by Attic potters. Soon, local craftsmen were trained and the thematic and formal dependence on Attic vases overcome. Towards the end of the century, the distinctive "ornate style" and "plain style" developed in Apulia. Cod. 83/2009 Altezza 44 cm; Diametro 42 cm

MUTINA ARS ANTIQUA DI CAROLI ELENA

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