STATUA CANOSINA

AA-PRO-22648
Disponibile
STATUA VOTIVA CANOSINA Magna Grecia, Periodo Ellenistico, IV-III secolo a.C. Eccezionale scultura in terracotta raffigurante una delicata figura femminile drappeggiata, stante col peso insistente sulla gamba destra tesa mentre la gamba sinistra è flessa e leggermente retrocessa, le braccia sono...
STATUA VOTIVA CANOSINA Magna Grecia, Periodo Ellenistico, IV-III secolo a.C. Eccezionale scultura in terracotta raffigurante una delicata figura femminile drappeggiata, stante col peso insistente sulla gamba destra tesa mentre la gamba sinistra è flessa e leggermente retrocessa, le braccia sono piegate e le mani aperte. Indossa un lungo chitone plissettato e un himation drappeggiato sulle spalle e avvolto attorno al collo e alla vita che copre entrambe le spalle e parte delle braccia. Porta orecchini a piramide e un diadema ritorto con foglie d’edera, ha un’elaborata acconciatura a “melone” con scriminatura centrale e due lunghi boccoli che ricadono sulle spalle. Ha il viso dall’ovale regolare, il naso diritto, la bocca carnosa e il mento arrotondato. Foro di sfiato sulla schiena. Eccezionale esemplare sia per le dimensioni fuori dal comune che per la raffinata fattura. Ex Gorny & Mosch, Asta del 22 gennaio 2010, lotto 221; precedentemente in Collezione privata, Belgio 1960-1980 Nelle botteghe canosine fu creata questa caratteristica ceramica policroma che apparve in Puglia negli ultimi decenni del IV secolo a.C. La produzione si estese perlomeno fino alla metà del III secolo soppiantando quella a figure rosse. I vasi plastici e le statuette illustrano perfettamente come i pittori-coroplasti di Canosa hanno proceduto per creare nuove forme, cioè combinando la tecnica della fabbricazione dei vasi con quella delle terrecotte. La decorazione policroma si estende solitamente su una ingobbiatura bianca con figure suddipinte in bianco crema, giallo, rosa, rosso, violetto, azzurro, nero. L'esclusiva destinazione votiva o funeraria di questi oggetti traspare dalla loro fragilità, dalla frequente mancanza del fondo, dalla realizzazione della decorazione con la tecnica a tempera (e quindi con colori meno resistenti) ed infine dall'applicazione di ornamenti plastici molto sporgenti, caratteristiche che mal si adattano ad un utilizzo quotidiano. La produzione di questa tipologia di statue, è nata in Attica nel IV secolo a.C. ed è nota soprattutto per gli esemplari ritrovati a Tanagra che hanno determinato la denominazione corrente. Le tanagrine (sono così chiamate per analogia anche statuette simili prodotte in altri centri antichi) sono caratterizzate dalla vivace policromia delle vesti bianche e azzurre e dal colore rosso cupo o dorato delle acconciature. Molto forte è l'influsso dei modelli prassitelici; il richiamo alla grande scultura è evidente nelle terrecotte che ripetono il motivo delle note statue di scuola prassitelica dette le Ercolanesi. Sono un prezioso documento del costume femminile, la testimonianza del gusto e della sensibilità del periodo ellenistico. Ogni figura è riprodotta con mirabile vivacità o fantasiosa varietà di atteggiamenti. Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna Cod. 6/2015 CANOSAN TERRACOTTA FEMALE FIGURE Magna Graecia, Hellenistic Period, IV-III century B.C. A huge and outstanding terracotta statuette of a standing young female figure bears the weight of her body on her right leg. She wears a high-waisted chiton that drops in soft folds, emphasizing the pose, which is characterized by a turn of the hip, her hands opened. Her hair, parted into large clumps, in keeping with the so-called melon coiffure, is gathered into a low bun; on her head is a wreath of ivy leaves. Her oval face has a small, fleshy mouth and a prominent nose; she wears large pyramidal earrings. The mould-cast terracotta Tanagra figurines, produced from the later fourth century B.C., were a specialty of the Boeotian town of Tanagra in Greece where many of them were found for the first time in 1860, but they were produced also in other ancient centre such as Canosa. The majority of this terracotta figurines depict fashionable women or girls, elegantly wrapped in thin himathia (cloaks), and sometimes wearing broad-brimmed hats and holding wreaths or fans. Previously, in the fifth and fourth centuries B.C., terracotta statuettes had been produced in Athens primarily for religious purposes, or as souvenirs of the theatre. In contrast, the entirely new repertoire of Tanagra terracottas was based on an intimate examination of the personal world of mortal women and children, occasionally young men, and other characters, who are believed to have had their origins in the New Comedy of Menander. Cod. 6/2015 350-300 a.C. Altezza 40,5 cm

MUTINA ARS ANTIQUA DI CAROLI ELENA

Indirizzo di consegna
VIA SEGANTINI 13
MODENA, 41124
Italy