INTAGLIO DI ISIDE

AA-PRO-42611
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INTAGLIO CON BUSTO DI ISIDE Periodo Imperiale: II-III secolo d.C. Rarissimo e imponente intaglio in quarzo verde con venature bianche, di forma ovale, troncoconica leggermente convessa, raffigurazione di un busto femminile eccezionalmente visto frontalmente, con lunghi capelli fluenti in...
INTAGLIO CON BUSTO DI ISIDE Periodo Imperiale: II-III secolo d.C. Rarissimo e imponente intaglio in quarzo verde con venature bianche, di forma ovale, troncoconica leggermente convessa, raffigurazione di un busto femminile eccezionalmente visto frontalmente, con lunghi capelli fluenti in boccoli e trattenuti da un nastro sopra la fronte e da un diadema, occhi rotondi, sopracciglia arcuate, naso diritto, dettagli finemente resi ad incisione, probabilmente la dea Iside. L'intaglio delle pietre preziose al tempo dei romani era molto più che una semplice aggiunta alla manifattura dei gioielli, almeno fino al tempo degli Antonini, il sigillo era l'emblema personale che richiamava l'orgoglio della tradizione famigliare o credenze fermamente professate dal possessore. Un sobrio senatore, che avrebbe bollato la gioielleria come effemminata, indossava tuttavia pietre sigillo intagliate. Inoltre quando la scrittura corsiva non era molto sviluppata, le gemme intagliate stampate nella cera o nell'argilla, erano l'unica efficace forma per firmare. Dal I secolo a.C. le gemme vennero intagliate usando una grande varietà di pietre - sardonica, corniola, e onice come le più rare ametista, acquamarina, zaffiro, granata importate dall'India. I principali intagliatori di gemme al servizio dei Romani erano Greci, l'orgoglio che traevano dalla propria arte è dimostrato dal fatto che firmavano le loro opere. Il più grande intagliatore fu Dioskourides, artefice dei sigilli dell'Imperatore, la cui abilità è ricordata da Plinio. Nel tardo I secolo e nel II secolo, sorsero botteghe anche nelle provincie dell'Impero oltre ai vecchi centri come Aquileia e Roma. Tra queste Romula (Bucarest) in Romania e un sito nel nord della Britannia, probabilmente Carlisle. Diaspro rosso, corniola e nicolo furono favoriti, ma gli intagliatori erano ora maggiormente interessati nei modelli e trame piuttosto che nelle forme lineari Dichiarazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna Cod. RPS. 120/2014 INTAGLIO WITH THE HEAD OF ISIS Imperial Period: II century A.D. A green chalcedony oval intaglio with the head of the goddess Isis in a frontal view, with thickly curled hair and details of the pupils. Glyptic, or "glyptic art", covers the field of small carved stones, including cylinder seals and inscriptions, especially in an archaeological context. Though they were keenly collected in antiquity, most carved gems originally functioned as seals, often mounted in a ring; intaglio designs register most clearly when viewed by the recipient of a letter as an impression in hardened wax. A finely carved seal was practical, as it made forgery more difficult - the distinctive personal signature did not really exist in antiquity. Cod. 120/2014 0-100 d.C. Altezza 2,3 cm; larghezza 1,9 cm

MUTINA ARS ANTIQUA DI CAROLI ELENA

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