Paesaggio con rovine, scuola francese di fine XVIII secolo, olio su tela.

Misure: cornice cm L 165 x H 95 x P 10; tela cm L 142 x H 71

prezzo: trattativa riservata

Oggetto corredato da certificato di autenticità

Questo dipinto raffigurante un paesaggio con rovine architettoniche è stato realizzato ad olio su tela verso la fine del XVIII secolo in Francia.

L’opera rappresenta una composizione paesaggistica di invenzione in cui sulla destra campeggia un capriccio architettonico composto da un tempio di gusto classico in rovina. Colonne, capitelli, statue in marmo, fregi e timpani sono in stato di degrado e la vegetazione che accinge l’architettura, lentamente ne prende possesso. Avanti al tempio si trovano due personaggi, un uomo seduto e una donna, che si intrattiene in conversazione, e tiene tra le braccia un neonato. Sulla destra della tela, altri elementi architettonici sono crollati a terra, divenendo un tutt’uno con le piante che li attorniano. Il paesaggio volge lontano verso l’orizzonte, dove possiamo osservare altri tempi in rovina, con grandi archi e architetture ispirate all’antichità. Ancora oltre, alcuni edifici settecenteschi mostrano una campagna vissuta ed abitata. Le montagne fanno da quinta, lasciando oltre ampio spazio ad un cielo sereno su cui alcune nuvole di vapore smuovono la composizione.

Il capriccio architettonico, genere artistico che si fa strada nella pittura italiana a partire dal XVII secolo, è caratterizzato dalla raffigurazione di architetture fantastiche o invenzioni di tipo prospettico, talvolta combinate con elementi tratti liberamente dalla realtà. L’autore dell’opera in oggetto fa sfoggio di un notevole virtuosismo compositivo e luministico costruendo un’opera molto gradevole, dove la sensibilità rovinistica si lega ad un gusto teatrale e scenografico.

Molto decorativa, l’opera è corredata da una cornice in legno riccamente intagliato e dorato, realizzata nel XIX secolo in stile barocco.