Scuola francese, XX secolo, Tre fratelli
Scuola francese, XX secolo
Tre fratelli
Pastello su carta, cm 77 x 108
Con cornice, cm 101 x 134
Firmato e datato in basso a destra “Ducreux 1903”
Il pastello in questione raffigura tre bambini attorno a un tavolo, intenti a giocare a carte. Al centro, una bambina con lunghi capelli rossi e un fiocco bianco, indossa un abito chiaro con un elegante decoro floreale all'altezza del petto. Alla sua sinistra, un bambino dai capelli rossi, vestito con un abito scuro e un colletto in pizzo elaborato, la guarda di profilo. Alla sua destra, un altro bambino dai capelli fulvi, con un abito scuro e un colletto chiaro, guarda verso l'osservatore con un leggero e tenero sorriso.
Il pastello, realizzato in area francese nel 1903 dal pittore Ducreux, di cui non possediamo notizie biografiche, mostra varie similitudini con la produzione tarda di vari membri della cerchia impressionista, richiamando, in particolare l’attività matura di Pierre-Auguste Renoir. Renoir, figura emblematica dell'Impressionismo, è universalmente riconosciuto per le sue opere a olio, in particolare i suoi vibranti ritratti e per le scene di vita parigina. Tuttavia, il pittore, soprattutto per quanto concerne il secondo segmento della sua carriera, esplorò con notevole maestria anche la tecnica del pastello, un medium che gli offrì possibilità espressive uniche e complementari alla sua pittura a olio. L'interesse di Renoir per il pastello si sviluppò a partire dalla metà degli anni '80 dell'Ottocento, periodo in cui altri artisti impressionisti come Manet e Degas stavano già sperimentando con questa tecnica. A differenza dei suoi disegni, che raramente esponeva, Renoir considerava i suoi pastelli una parte essenziale della sua produzione artistica e li mostrava frequentemente al pubblico. Il pastello, per sua natura, permette una grande rapidità di esecuzione. Renoir sfruttava questa qualità per catturare la vividezza delle espressioni, la "rapidità del lampo di intelligenza" e le "fugaci manifestazioni di emozione" dei suoi soggetti, spesso amici, familiari e in particolare giovani donne e bambini. Questa immediatezza si allineava perfettamente con l'estetica impressionista, che mirava a cogliere l'attimo fuggente. I pastelli, con la loro natura polverosa e i colori puri, consentivano inoltre di ottenere effetti di luce e delicatezza difficili da replicare con l'olio. Era particolarmente abile nel rendere la trasparenza degli incarnati giovanili e la morbidezza delle texture. Il pastello offre un ponte tra il disegno e la pittura. Renoir utilizzava questa caratteristica per unire la forza della linea con la ricchezza del colore, creando opere che combinavano la precisione del contorno con sfumature cromatiche suggestive.
Molte delle caratteristiche delle opere a pastello di Renoir si riscontrano in questa carta: le matite colorate permettono al pittore di rendere al meglio i dettagli delle fisionomie dei ritrattati, la luminosità dei loro incarnati