Carlo Grubacs (1802-1878), Vedute di Venezia

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Carlo Grubacs (Perasto, 1802- Venezia, 1878) Vedute di San Marco e di Palazzo ducale a Venezia Firmato in basso a sinistra “C. Grubacs” Olio su tela, cm 26 x 30 Carlo Grubacs nasce nel 1802 a Perasto, in Montenegro, cittadina di denunciata fedeltà alla...
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Carlo Grubacs (Perasto, 1802- Venezia, 1878)

Vedute di San Marco e di Palazzo ducale a Venezia

Firmato in basso a sinistra “C. Grubacs”

Olio su tela, cm 26 x 30

Carlo Grubacs nasce nel 1802 a Perasto, in Montenegro, cittadina di denunciata fedeltà alla Serenissima. Non a caso la sua attività si concentra proprio alla raffigurazione del vedutismo veneziano e nella città lagunare, tanto da meritarsi l’appellativo di “veneziano”. Non sono molte le informazioni circa la sua formazione, ma sappiamo che già nel 1818 è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove segue i corsi di pittura di Matteini. Proprio in quegli anni, grazie a Leopoldo Cicognara, l’Accademia veneziana stava attraversando un momento di rinascita e profondo rinnovamento: l’accademia, infatti, non solo da questo momento si impegna a formare nuovi artisti, ma anche a favorire il progredire della loro carriera attraverso una serie di concorsi ed esposizioni. Fra queste vi si distingue il Grubacs nel 1846 con Veduta di mare. 

Anche il vedutismo veneziano al principio del XIX secolo vive un periodo di ripresa e di rinnovamento formale: Carlo Grubacs, insieme a Bernardino Bison, Giovanni Migliara, Federico Moja, Vincenzo Chilone e Francesco Zanin, è da annoverare fra i più dotati protagonisti del genere inaugurato da Antonio Canal detto il Canaletto.

Il Grubacs contribuisce al rinnovamento del vedutismo aggiungendo alla magniloquenza canalettiana la puntuale restituzione del dato quotidiano, inserito nella vastità virtuosa e monumentale delle piazze della laguna, come testimoniano i due dipinti in oggetto. 

La coppia offre una vista su due monumenti simbolo della Serenissima, la basilica di San Marco e Palazzo Ducale, che il Grubacs ebbe modo di immortalare in più occasioni, cogliendoli da diverse angolazioni. 

In questo caso l’artista mostra gli edifici da un punto di vista laterale così che la chiesa di San Marco e Palazzo Ducale occupano un lato del dipinto, espediente che permette il dialogo fra i soggetti tipico dei pendant. Inoltre, ciò consente all’artista di inserire lungo le prospettiche linee di fuga altri simboli della Serenissima come le colonne con i leoni, simboli della città, la cupola della Chiesa della Salute e il Campanile di San Giorgio che sfumano nel cielo. Tale soluzione dovette godere di particolare apprezzamento poiché Grubacs firma diverse vedute della Basilica e di Palazzo Ducale ripresi da questa prospettiva.

In primo piano sono dunque gli spiazzi antistanti i monumenti, brulicanti di persone a passeggio o che sostano in un momento di riposo a conferma dell’attenzione volta agli aspetti di ordinaria vita cittadina, già parte del sentire comune e culturale dell’Ottocento avanzato. Tratto distintivo del Grubacs è il prezioso colorismo con cui esalta le particolareggiate architetture storiche, rese con verace realismo. La palette di colori impiegata rimanda alle prime luci del giorno: predominanti sono in questo caso i toni pastello giallo-rosati, accostati con raffinatezza all’altrettanto tenue color celeste del cielo e richiamato in alcuni dettagli architettonici. Alla definizione della pennellata, in grado di restituire puntualmente gli elementi che compongono i dipinti, si aggiunge un dosato ma vibrante gioco di luci e ombre. 

Le opere di Carlo Grubacs costellano oggi numerose collezioni private; tra le pubbliche si citano il Museo Civico di Bassano del Grappa, con Riva degli Schiavoni verso i Giardini di S. Elena, Canal Grande verso la Salute, Riva degli Schiavoni verso San Marco, Le Zattere ai Gesuati e Burrasca di Mare; tra gli enti stranieri, si ricordino il Kestner Museum di Hannover e lo Stadtmuseum di Oldenburg. 

La paternità del presente pendant è certificata dalla firma “C. Grubacs” in basso a sinistra nella tela raffigurante Palazzo Ducale.

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