Bellissimo tondo in marmo bianco con venature grigiastre, raffigurante Dio Padre benedicente. Questo tondo, che probabilmente doveva fungere da chiave di volta, presenta caratteristiche stilistiche che suggeriscono un’attribuzione a un artista operante a Brescia, forse tale Antonio Mangiacavalli, parente dei noti lapicidi comaschi attivi tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo. Numerosi confronti stilistici possono essere osservati nell'opera, come il trattamento del volto che richiama il ritratto di Niccolò Orsini conservato al Museo di Santa Giulia a Brescia, nonché influenze del tardogotico nella capigliatura, similare a quelle presenti in opere milanesi come il Salvator Mundi, attualmente alla Galleria Borghese di Roma. Su questo tondo Dio è rappresentato a mezzo busto, con barba e capigliatura fluente, sormontato da un’aureola. Una delle sue mani è sollevata nel gesto di benedire, mentre l'altra tiene la Bibbia. La tunica è inoltre magistralmente resa con pieghe fluide e dettagliate. Si tratta di un’opera straordinaria, di grande valore artistico e stilistico, intrisa di storia e antichità, databile ai primi del XVI secolo. L’opera è provvista di expertise.

Misure: H x DM x P 70 x 70 x 14cm