XVIII secolo, Scene cortesi

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XVIII secolo Scene cortesi (6) Legno e avorio, cm 12,5 X 17 L'opera è corredata da Certificato Comunitario Cites I sei eleganti avori applicati su legno qui analizzati raffigurano diverse scene a carattere epico. Gli episodi raffigurano dei momenti di combattimento...
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Ars Antiqua SRL Ars Antiqua apre nel 2000 per iniziativa di Federico Bulga...

XVIII secolo

Scene cortesi

(6) Legno e avorio, cm 12,5 X 17

L'opera è corredata da Certificato Comunitario Cites

I sei eleganti avori applicati su legno qui analizzati raffigurano diverse scene a carattere epico. Gli episodi raffigurano dei momenti di combattimento e di vita militare: si vedono guerrieri pronti ad assaltare le mura di una città fortificata, momenti di trattiva e di resa, corse su bighe trainate da cavalli al galoppo. Di particolare interesse la scena dove un soldato toglie l’elmo ad un nemico sconfitto, che si rileva essere una incantevole donna dai lunghi capelli. L’episodio potrebbe rimandare al canto XII della Gerusalemme Liberata, poema epico-eroico in ottave scritto da Torquato Tasso, nel periodo anteriore al 1575 e riguardante la presa del Santo Sepolcro ad opera dei cristiani durante la prima Crociata del 1096-1099. Nel canto in questione viene narrato l’episodio del duello notturno tra Tancredi, generale della prima crociata contro i turchi di Gerusalemme, e Clorinda, principessa etiope di religione musulmana, arrivata nella Città Santa per combattere gli invasori. Tancredi scoprirà l’identità dell’amata una volta ferita a morte e solo dopo averle sfilato l’elmo dal capo. Anche la formella dove viene rappresentato il Signore degli Inferi alla presenza di una florida donna succintamente abbigliata e di un uomo barbuto può rimandare al IV canto del poema, dove si narra di un concilio infernale, evocato dal mago Idraote, che invia la seducente maga Armida presso il campo cristiano a seminare scompiglio. Degli avori incisi a bulino colpisce la resa minuziosa dei dettagli, delle armature e dell’impianto scenico in cui vengono inserite le figure. La forma rettangolare e il materiale con cui sono realizzate le formelle fanno ipotizzare che potessero originariamente essere inserti di un prezioso stipo monetario.

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