La Sacra Famiglia con San Giovannino, Agnolo di Cosimo detto 'il Bronzino' (Monticelli di Firenze, 1503 - Firenze, 1572)

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Agnolo di Cosimo, conosciuto come 'il Bronzino'  (Monticelli di Firenze, 1503 – Firenze, 1572) La Sacra Famiglia con San Giovannino Olio su tavola (120 x 90 cm. - In cornice antica 146 x 116 cm.) L'opera giunge corredata dall'expertise del professor Stephan D. Pepper, datato 5.12.96...
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Agnolo di Cosimo, conosciuto come 'il Bronzino' (Monticelli di Firenze, 1503 – Firenze, 1572)
La Sacra Famiglia con San Giovannino
Olio su tavola (120 x 90 cm. - In cornice antica 146 x 116 cm.)
L'opera giunge corredata dall'expertise del professor Stephan D. Pepper, datato 5.12.96 (Roma)
 
I dettagli completi relativi a questo dipinto possono essere visualizzati direttamente al seguente - LINK -
 
Viene preso in esame un dipinto di grande fascino e rilevanza collezionistica, una versione di alta qualità della celeberrima ‘Sacra famiglia con San Giovannino’ realizzata nel 1528 da Andrea del Sarto (Firenze 1486 - 1530), uno degli esponenti più eccelsi fra i protagonisti del pieno Rinascimento fiorentino.
 
Meglio conosciuta come “Sacra Famiglia Borgherini” dal nome del committente Giovanni Borgherini, membro di una delle più importanti famiglie fiorentine dell’epoca, è oggi custodita al Metropolitan Museum di New York (Inv. 22.75).
Scheda nel sito ufficiale del museo (link)
 
Con questa composizione grandiosamente solenne, Sarto confermò di essere «il pittore senza difetti», come amava definirlo Giorgio Vasari: le sue figure sono magistralmente disegnate, rese con una splendida armonia cromatica, ed infine il rapporto tra le figure, disposte con aria di nobiltà, ci regale una coreografia sublime che congiunge i quattro personaggi.
 
Il dipinto, commissionato nello stesso anno in cui Firenze riuscito a liberarsi dal dominio dei Medici e si dichiarò Repubblica, racchiude anche un significato politico, con Giovanni Battista, patrono cittadino, che porge il globo terrestre con la croce, al piccolo Gesù Bambino, continuando però a stringerlo con le mani, a simboleggiare che entrambi - quindi sia la città che la Chiesa - agiranno come protettori e garanti della libertà della repubblica fiorentina.
 
Considerata uno dei più importanti gioielli del Rinascimento fiorentino, capolavoro della prima maturità del pittore, fu una delle composizioni più ammirate e copiate dell'artista, godendo di particolare fortuna presso i collezionisti fiorentini già all’epoca: questo spiega le numerose copie, autografe o di bottega, che arricchiscono altrettanti musei internazionali [1].
 
Sebbene non vi sia, a livello di composizione, una perfetta corrispondenza tra l’originale e il dipinto che vi proponiamo - che ne riprende infatti pedissequamente l’impianto compositivo - vi sono anche differenze nella stesura pittorica e nel conseguente aspetto.
 
La qualità pittorica molto alta che contraddistingue il presente lavoro ci permette di associarne la paternità ad un autore di primo piano di matrice fiorentina del primo Cinquecento, che ne ha saputo restituire tutta la poesia originaria, seppure personalizzando con la propria impronta stilistica.
 
In particolare, la materia pittorica applicata in modo uniforme ed il superbo uso dello sfumato, con una modellazione che ci induce - come suggerito da Stephan D. Pepper nella sua relazione - a ritrovare la mano giovanile di Agnolo di Cosimo, il Bronzino (Monticelli di Firenze, 1503 – Firenze, 1572), maestro indiscusso per l’accuratezza nella stesura della materia pittorica e il trattamento ‘a velature’, con cui rese la sua pittura smaltata e trasparente.
 
Il Bronzino sviluppò sin dai primi lavori uno stile inconfondibile, unico per eleganza, equilibrio compositivo, e per lo splendore cromatico, con una potenza pittorica unica resa possibile da una modellazione dalle linee decise, che regale alle figure un aspetto scultoreo e levigato simile alla porcellana.
 
Elementi quali le macchie di luce che rischiarano i soggetti, o il velo della Madonna, semitrasparente sono stati resi qui in modo virtuosistico.
 
[1] Tra le varie copie ispirate alla Sacra Famiglia Bolgherini, eseguite sia dalla bottega del Sarche da da autori a lui contemporanei, ed oggi custodite in collezioni private e pubbliche possiamo ricordare:
- Firenze, Uffizi Palazzo Pitti: link
- Cesare da Sesto, Candiani Milano: link
- Asta Christie’s Roma, 5 Jun 2000: link
- Asta Sotheby's New York, 9 gennaio 1980: link
- Collezione Bonaiuti, Roma (Lazio, Italia): link
- Gasparrini, Roma (attr. Circignani Nicolò detto il Pomarancio): link
 
La tela si trova in ottimo stato di conservazione. Completa di cornice antica.
 
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
L’opera viene venduta corredata di certificato di garanzia ed autenticità, e scheda iconografica descrittiva.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.
E' nostro dovere avvisare che, data la delicatezza di alcune particolari cornici antiche, c'è la possibilità che durante il trasporto possano verificarsi delle piccole lesioni della doratura, nonostante gli imballi siano eseguiti con la massima cura.
 
È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda, saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.
 
Contattateci, senza impegno, per qualsiasi informazione aggiuntiva.
 
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