Amore che fabbrica l’arco, Seguace di Francesco Mazzola, Parmigianino (Parma, 1503 - Casalmaggiore, 1540)
Seguace di FRANCESCO MAZZOLA, detto IL PARMIGIANINO (Parma, 1503 - Casalmaggiore, 1540)
Amore che fabbrica l’arco (come trionfo dell'amore e del desiderio sulla ragione e sulla conoscenza)
(link completo)
Olio su tela
138 x 105 cm/ Incorniciato 166 x 105 cm.
Rintelo ottocentesco. Ritocchi sparsi, ottimo stato di conservazione.
Pregevole cornice in legno dorato con bordi modanati della fine del XIX secolo
Pregevole cornice in legno dorato con bordi modanati della fine del XIX secolo
Importante dipinto ritraente Cupido a figura intera intento ad intagliare il suo arco, opera realizzata ad olio su tela attribuibile da un autore seguace di Francesco Mazzola, conosciuto come il Parmigianino, attivo tra Sei e Settecento.
Il dipinto, che si rivela di eccellente qualità, é uno studio dedicato alla celebre pala raffigurante il Cupido che fabbrica l'arco realizzata dal Parmigianino nel 1533/35 per il nobile cavalier Francesco Baiardo, amico e mecenate del pittore, oggi conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna (Scheda nel sito ufficiale del museo).
Questa complessa iconografia e il modo in cui viene rappresentata hanno reso il dipinto uno straordinario esempio dell'ingegno e della raffinatezza dell'artista. I suoi contemporanei, infatti, gli seppero riconoscere quella bellezza dello stile e quella ricercatezza del tratto che caratterizzavano le sue opere.
Per tali ragioni, l’opera godette di enorme popolarità ed esercitò un'influenza profonda e duratura, come dimostra il fatto che nel corso degli anni fu copiatissima e presa a modello da numerosi artisti. Se ne contano più di 50 copie tra cui, le più illustri, quella dell'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera di Joseph Heintz il Vecchio, e quella di Rubens, del 1614, che è conservata presso l'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera [1].
Il dipinto rappresenta il giovane Cupido che, occupando interamente la scena, di formato alto e stretto per incorniciarne alla perfezione il corpo statuario, è intento a realizzare l'arco con cui scocca le sue frecce d'amore.
Non è rappresentato come un bambino ma come un adolescente, aspetto che volutamente doveva conferire un maggiore carattere sensuale alla composizione: la figura ideata dal Parmigianino era stata certamente ispirata dalle antiche sculture ellenistiche che rappresentavano il giovane.
Cupido si volta di scatto ed osserva seducente lo spettatore, puntando irrispettosamente la gamba sinistra su due libri per sorreggere l'arco, a simboleggiare il trionfo dell'amore e del desiderio sulla ragione e sulla conoscenza.
L'attenzione alla metà inferiore del dipinto è attirata dai due putti che si intravedono tra le gambe di Cupido, stretti in un abbraccio. Il maschietto, che è alato, indirizza allo spettatore uno sguardo di maliziosa complicità, stringendo con forza la femminuccia, che cerca di ribellarsi in una smorfia di rabbia, e le prende il polso destro come a indirizzarla a toccare Cupido, ovvero a sottomettersi all'Amore.
I due fanciulli vengono identificati come le insidie dell'amore non corrisposto, che Cupido stesso presto placherà con una delle sue frecce. Sulla coppia di amorini sono state formulate varie ipotesi interpretative: Anteros e Liseros (rispettivamente l'impulso maschile che dà forza all'amore e il principio femminile che ne contrasta la veemenza), oppure Amor sacro e Amor profano.
I caratteri della stesura pittorica suggeriscono una datazione tra XVII e XVIII secolo e l'autore é certamente da ricercare tra i diversi seguaci che, guardavano al maestro parmense quale esempio di stile, replicarono alcuni modelli di grande successo e pertanto molto richiesti dalla prestigiosa committenza del tempo.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
L’opera viene venduta completa di una cornice in legno dorata ed è corredata di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.
È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda, saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.
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