Scuola emiliana, XVII secolo, Allegoria della geometria e Allegoria della musica
Scuola emiliana, XVII secolo
Allegoria della geometria e Allegoria della musica
(2) Olio su tela ovale, cm 66 x 52
Con cornice, cm 79 x 63
I due ovali rappresentano due figure femminili identificabili grazie agli attributi che portano: il flauto insieme ai volatili canterini e il compasso con la squadra suggeriscono subito le allegorie della musica e della geometria. Per quanto concerne la scuola di origine, possiamo individuarla in quella emiliana o bolognese del Seicento, figlia di quell’Accademia degli Incamminati fondata dai fratelli Carracci proprio a Bologna. Tantissimi artisti si erano confrontati con il successo dei Carracci e dell’Accademia da loro fondata, decidendo di far propri i canoni di un classicismo espresso con una vena più moderna e vibrante. I tre fratelli, insieme a pittori del calibro di Guido Reni e di Guercino, hanno ispirato sia la loro che le generazioni successive di artisti emiliani, come pure si rileva in queste due allegorie; i toni caldi avvolti da un’opaca luce dorata risaltano le tonalità delle vesti e dei capelli mentre il leggero chiaroscuro disegna delicatamente i lineamenti facciali, resi con una efficace consistenza materica. Inoltre, i due dipinti si accostano stilisticamente ad altri tondi che compongono una serie ascrivibile ad un artista di cultura vicina a quella di Marcantonio Franceschini (1648-1729), pittore bolognese, in cui sono riscontrabili tipologie quasi neocorreggesche filtrate attraverso un gusto più moderno; il confronto fra i volti delle Madonne del Correggio, come ad esempio quella detta ‘’del latte’’ conservata a Budapest, e quello di queste due figure femminili trova più di una tangenza.