Adriaen van Utrecht (Anversa 1599-1652)

Scena di cortile

olio su tela, cm 143 x 215

firmato e datato “A Van Vtrecht fec an 1647” al centro

Provenienza: Collezione Angerstein (secondo una lettera di Carlo Sestieri), Carlo Sestieri, Roma, (fino al 1961)

Conosciuto principalmente per i suoi sontuosi banchetti, nature morte di selvaggina, ghirlande di frutta, scene di mercato e raffigurazioni di pollame vivo nelle aie, Adriaen van Utrecht fu uno dei principali testimoni dell’epoca d’oro fiamminga. 

Nato ad Anversa nel 1599 come figlio di Abel van Utrecht e Anne Huybrecht, nel 1614 divenne allievo di Herman de Neyt, pittore e mercante d'arte. Dopo aver completato il suo apprendistato, viaggiò in Francia, Germania e Italia, lavorando per le corti locali. Ritornato ad Anversa nel 1625, dopo la morte del padre, divenne libero maestro della locale Corporazione di San Luca. 

I suoi dipinti, in particolare quelli di caccia e di selvaggina, mostrano l'influenza di Frans Snyders: i due artisti sono considerati i principali inventori del genere dei pronkstillevens, ovvero nature morte che enfatizzavano l'abbondanza raffigurando una varietà di oggetti, frutti, fiori e selvaggina, spesso insieme a persone e animali vivi. Fu un collaboratore regolare dei principali pittori di Anversa che erano stati allievi o assistenti di Peter Paul Rubens, come Jacob Jordaens, David Teniers il Giovane, Erasmus Quellinus II, Gerard Seghers, Theodoor Rombouts e Thomas Willeboirts Bosschaert.

A differenza di Frans Snyders, Van Utrecht non prediligeva i colori vivaci ma preferiva piuttosto i toni caldi della terra, in particolare il grigio-verde, e i forti effetti chiaroscurali. Quest'ultima caratteristica derivò con ogni probabilità dalla sua conoscenza della pittura italiana e in particolare delle opere dei seguaci di Caravaggio con i quali era entrato in contatto durante il suo viaggio nella Penisola.

Il dipinto ivi proposto, esemplificativo del genere accurato e descrittivo delle opere dell’artista, costituisce la versione originale, firmata e datata, di altre simili composizioni non autografe conosciute. Tra le varie composizioni di analogo soggetto si segnalano tre versioni conservate presso collezioni private tedesche ed inglesi, tutte datate tra il 1647 ed il 1650. Van Utrecht divenne un artista di successo già in vita, ricevendo commissioni internazionali dall'imperatore di Germania, dal re Filippo IV di Spagna e dal Principe d'Orange.

Secondo quanto riportato nella lettera dell’illustre famiglia Sestieri di Roma, un tempo proprietaria dell’opera, il dipinto proveniva dalla collezione di John Julius Angerstein (San Pietroburgo, 1732 – Londra, 1823), le cui opere costituirono il primo nucleo della National Gallery di Londra alla sua fondazione nel 1824. La collezione comprendeva tele di Claude Lorrain, Annibale Carracci, Anthony van Dyck, Correggio, Tiziano, Rembrandt Peter Paul Rubens, Raffaello e Nicolas Poussin.

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