NON ATTIVA Jan Havickszoon Steen, La chiromante, olio su tavola, metà del XVII secolo
Jan Havickszoon Steen, La chiromante, olio su tavola, metà del XVII secolo
Olio su tavola. Misure: Cornice: cm H 89,5 x L 71 x P 6; tavola: cm H 80,5 x L 64,5
Prezzo: trattativa riserva
Oggetto corredato da nostro certificato di autenticità
Il pregevole dipinto, realizzato ad olio su tavola, raffigura una scena di genere in cui una chiromante, con in mano un libro per leggere la buona fortuna, illustra la sua interpretazione ad una giovane donna che le siede davanti, mentre un’anziana dal capo coperto assiste incuriosita. La giovane, forse una filatrice, come suggerirebbe l’arcolaio raffigurato accanto a lei, tiene in mano un biscotto. Su di un seggiolino in legno, si è assopito un bambino che stringe ancora tra le braccia due bambole. Si tratta di una scena di vita quotidiana di umili persone, ambientata all’aperto in un cortile davanti ad una casa in laterizio. Un albero e un arco sullo sfondo creano una quinta rendendo l’ambiente intimo e raccolto. Oltre l’arco, un brulicare di persone vivacizza quella che deve essere una strada che costeggia la riva del mare. In lontananza infatti si può scorgere un galeone. L’opera presenza una minuziosa descrizione dei dettagli: il pittore inserisce diversi particolari e piccoli oggetti che, oltre ad animare la scena, forniscono precise informazioni sulla vita del Secolo d’oro in Olanda. L’alta qualità pittorica e stilistica, la resa descrittiva e compositiva, sono chiaramente espressione artistica di un maestro. L’opera è firmata in basso a sinistra “JSteen”. Si tratta del celebre pittore olandese Jan Havickszoon Steen (Leida, 1626 –1679), uno degli artisti più affermati nell'Olanda del XVII secolo. La sua amplia produzione comprende sia scene di genere, che soggetti mitologici e biblici, autoritratti, nature morte e paesaggi. Il tema preferito fu la vita di tutti i giorni, soprattutto delle classi medie e basse della società, che ritrae nelle loro abitudini ordinarie o nelle festività, talvolta sottintendendo significati allegorici o moraleggianti. L'introspezione psicologica, l'ironia e una tavolozza cromatica vivace sono le caratteristiche che contraddistinguono il suo stile. Jan Steen nacque a Leida, in una famiglia cattolica benestante. Si formò con Nicolaes Knüpfer, pittore tedesco noto per i suoi quadri a sfondo storico o narrativo ambientati a Utrecht. La sua pittura fu inoltre influenzata da Adriaen van Ostade, pittore di scene rurali, vissuto ad Haarlem, anche se non è noto se vi sia stata qualche frequentazione tra i due. Nel 1648 Steen fu tra i fondatori della Sint-Lucasgilde ("Gilda di San Luca") di Leida, e poco dopo, divenne assistente a L’aia del rinomato paesaggista Jan van Goyen. Il 3 ottobre 1649 sposò Margriet, figlia di van Goyen, dalla quale ebbe otto figli. Steen lavorò con il suocero fino al 1654. Visse poi a Delft, a Warmond e ad Haarlem, in cui fu molto produttivo. Nel 1670, a seguito della morte del padre e di quella della moglie, avvenuta un anno prima, Steen tornò a Leida, dove aveva ereditato la casa paterna, in cui visse fino alla morte.
Il dipinto, in buono stato di conservazione, è presentato all’interno di una cornice antica dorata a mecca.