Partenza per la caccia Lingelbach (1622 – 1674)
Johannes Lingelbach (Francoforte sul Meno, 1622 – Amsterdam, 1674)
Partenza per la caccia
Olio su tela, cm 36 x 45
Cornice cm 55 x 65
Tracce di firma
Il dipinto esaminato presenta evidenti confronti con le tele di un artista nordico attivo a Roma alla metà del XVII secolo. La composizione, tra quelle degli artisti bamboccianti, è da confrontare con quelle di Johannes Lingelbach (1622-1674), pittore tedesco, ma olandese d’adozione, tra i maggiori esponenti della seconda generazione di pittori bamboccianti attivi a Roma sulla scia di Pieter Van Laer (1599-1642). Non si conosce con precisione il periodo esatto del soggiorno romano del Lingelbach (1644-50 o 1647-50), la fase è senz’altro compresa negli anni in cui alcuni artisti della prima generazione dei bamboccianti, quali Van Laer, i fratelli Both e Thomas Wijck, avevano lasciato Roma,; mentre vivi e operanti a Roma restavano Jan Miel e Michelangelo Cerquozzi. Contemporaneamente al Lingelbach arrivavarono Jan Baptist Weenix, Michael Sweerts, Karel Dujardin, Anton Goubau e Jan Hendrick Verschuring, diffusori del genere bambocciante, i cosiddetti “italianizzanti”, artisti “fiamminghi” che importarono nei Paesi Bassi una precisa immagine dell’Italia fatta di scene all’aperto nelle piazze e nei porti, animate da figure.
Lingelbach dipingeva paesaggi italiani e scene popolari inserite in scenari immaginari, simili a quelli della campagna romana (le cosiddette Bambocciate), basandosi sugli schizzi presi dal vero. Dopo il suo ritorno ad Amsterdam, iniziò a dipingere composizioni più grandi ed audaci, creando lo spazio per mezzo della luce e della prospettiva degli elementi architettonici inseriti, denotando una conoscenza approfondita delle opere di Viviano Codazzi.
Nella tela esaminata si trovano alcuni elementi comuni ricorrenti nelle sue opere, soprattutto quelle di simile soggetto dedicate al tema della partenza o del ritorno dalla caccia. La presenza di un espressivo cavallo bianco in posizione centrale si ritrova in numerose sue opere, così come la presenza di dame a cavallo o del servitore del falconiere, recante una struttura per reggere i volatili. L’ambientazione della scena in primo piano, avvolta da una luce morbida, animata da numerosi personaggi e animali, tra cavalli, cani e falchi, ravvisa le sue origini dal confronto con le opere di Philips Wouwerman (1619-1668).
Confronti puntuali possono essere effettuati con le opere del Rijksmuseum, degli Uffizi, della National Gallery d’Irlanda e della Manchester Art Gallery di medesimo soggetto, ma anche con le tele passate sul mercato antiquario, come le scene di partenza per la caccia proposte da Christie’s (Lotto 16, 06/07/2023), Hampel (Lotto 176, 07/04/2016), Kaupp (Lotto 1689, 04/12/2010) e Dorotheum (Lotto 124, 29/09/2004).