Maddalena penitente Rame XVII secolo Scuola veneta
Scuola Veneta, XVII secolo
Maddalena penitente
Olio su rame, cm 19,5 x 15,5
Cornice cm 34 x 28,5
Il dipinto olio su rame, raffigura la santa Maria Maddalena penitente in primo piano, con le mani giunte in preghiera, lo sguardo rivolto in alto, verso il cielo, in preghiera e meditazione. L’immagine assorta e delicatamente sensuale si presenta con le spalle e il corpo nudo, coperta soltanto da una stuoia. Accanto a lei il crocifisso e un teschio, mentre in primo piano si trovano un libro aperto e il vasetto degli unguenti. La composizione è da porre in relazione con la Maddalena realizzata tra il 1598 e il 1602 dal pittore veneziano Domenico Tintoretto, figlio del più celebre pittore Jacopo Robusti, detto il Tintoretto. L’opera, oggi presso i Musei Capitolini di Roma, venne realizzata nella città di Mantova durante un soggiorno del pittore veneziano, e, in origine fu parte della ricca Collezione di opere d’arte della famiglia dei Gonzaga. Il dipinto era noto attraverso un’incisione del 1609 del fiammingo Raphael Sadeler e godette di grande diffusione e rielaborazioni.
La Maddalena viene generalmente identificata con la meretrice penitente descritta nel Vangelo di Luca (7,36). Secondo la Legenda Aurea si ritirò in preghiera in una grotta a Sainte-Baume in Francia, riferimento spaziale ripreso nell’opera di Tintoretto e qui rielaborata nell’ambientazione paesistica.
Le ridotte dimensioni dell’opera in analisi indicano che sia stata realizzata per la devozione privata.