Composizione di fiori entro vaso sbalzato (1 di 3), Andrea Scacciati (Firenze 1642–1710)
Andrea Scacciati (Firenze 1642–1710)
Composizione di fiori entro vaso sbalzato (1 di 3)
olio su tela
cm. 130 x 90 - In cornice antica 145 x 105 cm.
Opera corredata da expertise del Prof. Emilio Negro
Cornice antica, con difetti e mancanze. Pittura in buono stato, vecchi restauri, presenza di un vecchio strato superficiale di vernice, parzialmente ossidata.
L’importante natura morta proposta - di cui eventualmente sono disponibili altri due esemplari - mostra un rigoglioso bouquet dalle numerose varietà botaniche, descritte con attenta sensibilità grazie ad una stesura ricca di impasti e tonalità, raccolto all’interno di un vaso in metallo sbalzato e poggiante su un supporto di forma squadrata.
Date le grandi dimensioni ed il fatto di essere parte di una serie, la nostra opere fu certamente commissionata per le decorazione di un palazzo patrizio: era infatti consuetudine, nei grandi saloni di rappresentanza oppure nei lunghi corridoi di collegamento delle diverse ale dei palazzi, ornare le pareti più importanti con serie di opere appositamente commissionate, in base ai gusti dei nobili proprietari.
Il dipinto, risalente alla fine del Seicento, esibisce caratteri prettamente di scuola toscana ed è attribuito al fiorentino Andrea Scacciati (Firenze 1642–1710), figura di punta insieme a Bartolomeo Bimbi di questo genere pittorico a Firenze in età tardobarocca.
Andrea Scacciati è infatti considerato il protagonista del rinnovamento della natura morta fiorentina in senso barocco in un secolo che costituisce il periodo aureo di questo genere figurativo: durante il Seicento infatti la natura morta si afferma come genere a sé stante e tutte le sue potenzialità insite - in termini di suggestione visiva, precisione descrittiva, sapienza compositiva e densità simbolica - giungono ad un insuperato compimento.
Alla fine degli anni Sessanta, l’autore avviò una bottega incaricata di numerose commissioni da parte della casata regnante e di varie famiglie nobili. Molto amato dai Medici e dalle più note famiglie patrizie toscane, fu autore di opere di altissima qualità stilistica, dedicate in prevalenza a composizioni floreali, definite con sapiente perizia pittorica ed esaltate da esclusivi effetti cromatici.
Le sue tele furono richieste in special modo dalla granduchessa Vittoria della Rovere e del granduca Cosimo III e destinate alla Villa dell’Ambrogiana.
Per quanto riguarda i caratteri del suo stile, si evidenzia una formula descrittive intrisa di un originale eclettismo, mutuata essenzialmente dalla conoscenza delle pitture fiamminghe e olandese seicentesche, e dalle raffinatezze delle composizioni floreali romane del celebre Mario Nuzzi, meglio noto come Mario de’ Fiori.
La tipologia della composizione e il vaso metallico cesellato si riallacciano al filone più tipico del momento tardo dell’artista. Numerosi sono gli elementi tipici del pittore che rivediamo nella nostra natura morta, tra cui l’equilibrio quasi geometrico della disposizione dei fiori ed il variegato cromatismo nel descrivere le diverse specie botaniche, create con varietà ed eleganza, valorizzate infine grazie allo sfondo scuro.
NFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
Il dipinto è completato da una cornice in legno dorato ed è corredata di certificato di autenticità e garanzia.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.
È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda, saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.
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