Scena galante all’ingresso di una locanda, Jan Vermeer d'Utrecht (Schoonhoven, vers 1630 - 1692) seguace
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Pittore fiammingo del XVIII secolo, Seguace di Jan van der Meer, detto Vermeer d'Utrecht (Schoonhoven, vers 1630 - 1692)
Scena di corteggiamento all’ingresso di una locanda
olio su tela, 70 x 62 cm. (con cornice 80 x 72 cm.)
Dettagli completi direttamente al seguente collegamento - link-
Questa piacevole scena di genere, raffigurante una giovane locandiera che conversa amabilmente con un gentiluomo mentre si appresta a servigli del vino in un calice di vetro che tiene ancora in mano, si ispira al dipinto realizzato nel 1653 dal pittore olandese Jan van der Meer, conosciuto come Vermeer d'Utrecht, ed oggi custodita a Parigi presso il Museo del Louvre (https://collections.louvre.fr/en/ark:/53355/cl010062141).
Ambientata all’esterno di una locanda o di una stazione di posta, la scena ci illustra il tema della seduzione, con la giovane cameriera che viene corteggiata dal cliente, un affascinante viaggiatore dal mantello rosso cangiante, il quale cerca di ammaliarla.
Sì tratta di un’opera che combina in modo armonioso le origini olandesi del pittore, con i caratteri stilistici appresi durante la sua formazione in patria, con i caratteri italianeggianti imparati durante il suo viaggio in Italia intorno del 1655. A Roma, in particolare, conobbe e collaborò con diversi autori della scuola dei Bamboccianti, primo tra tutti Jan Miel.
L’opera mostra un’incredibile raffinatezza cromatica ed un effetto luministico, di tipica derivazione fiamminga, capaci di avvolgere questo momento di vita quotidiana con un alone di rara poesia ed intimità. Il risultato è quello di essere immersi in un’atmosfera sospesa, come fuori dal tempo.
La tela consente d'apprezzare la cura con cui l'artista descrive i protagonisti, le loro gestualità, attenzione che indica una visione e uno studio dal vero della vita quotidiana, letta e interpretata senza filtri letterari ma con spiccato naturalismo, sincero e appassionato.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
Il dipinto viene venduto completo di una piacevole cornice, corredato di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.
Contattateci per qualsiasi informazione, saremo lieti di rispondervi.
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Scena di corteggiamento all’ingresso di una locanda
olio su tela, 70 x 62 cm. (con cornice 80 x 72 cm.)
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Questa piacevole scena di genere, raffigurante una giovane locandiera che conversa amabilmente con un gentiluomo mentre si appresta a servigli del vino in un calice di vetro che tiene ancora in mano, si ispira al dipinto realizzato nel 1653 dal pittore olandese Jan van der Meer, conosciuto come Vermeer d'Utrecht, ed oggi custodita a Parigi presso il Museo del Louvre (https://collections.louvre.fr/en/ark:/53355/cl010062141).
Ambientata all’esterno di una locanda o di una stazione di posta, la scena ci illustra il tema della seduzione, con la giovane cameriera che viene corteggiata dal cliente, un affascinante viaggiatore dal mantello rosso cangiante, il quale cerca di ammaliarla.
Sì tratta di un’opera che combina in modo armonioso le origini olandesi del pittore, con i caratteri stilistici appresi durante la sua formazione in patria, con i caratteri italianeggianti imparati durante il suo viaggio in Italia intorno del 1655. A Roma, in particolare, conobbe e collaborò con diversi autori della scuola dei Bamboccianti, primo tra tutti Jan Miel.
L’opera mostra un’incredibile raffinatezza cromatica ed un effetto luministico, di tipica derivazione fiamminga, capaci di avvolgere questo momento di vita quotidiana con un alone di rara poesia ed intimità. Il risultato è quello di essere immersi in un’atmosfera sospesa, come fuori dal tempo.
La tela consente d'apprezzare la cura con cui l'artista descrive i protagonisti, le loro gestualità, attenzione che indica una visione e uno studio dal vero della vita quotidiana, letta e interpretata senza filtri letterari ma con spiccato naturalismo, sincero e appassionato.
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Questa piacevole scena di genere, raffigurante una giovane locandiera che conversa amabilmente con un gentiluomo mentre si appresta a servigli del vino in un calice di vetro che tiene ancora in mano, si ispira al dipinto realizzato nel 1653 dal pittore olandese Jan van der Meer, conosciuto come Vermeer d'Utrecht, ed oggi custodita a Parigi presso il Museo del Louvre (https://collections.louvre.fr/en/ark:/53355/cl010062141).
Ambientata all’esterno di una locanda o di una stazione di posta, la scena ci illustra il tema della seduzione, con la giovane cameriera che viene corteggiata dal cliente, un affascinante viaggiatore dal mantello rosso cangiante, il quale cerca di ammaliarla.
Sì tratta di un’opera che combina in modo armonioso le origini olandesi del pittore, con i caratteri stilistici appresi durante la sua formazione in patria, con i caratteri italianeggianti imparati durante il suo viaggio in Italia intorno del 1655. A Roma, in particolare, conobbe e collaborò con diversi autori della scuola dei Bamboccianti, primo tra tutti Jan Miel.
L’opera mostra un’incredibile raffinatezza cromatica ed un effetto luministico, di tipica derivazione fiamminga, capaci di avvolgere questo momento di vita quotidiana con un alone di rara poesia ed intimità. Il risultato è quello di essere immersi in un’atmosfera sospesa, come fuori dal tempo.
La tela consente d'apprezzare la cura con cui l'artista descrive i protagonisti, le loro gestualità, attenzione che indica una visione e uno studio dal vero della vita quotidiana, letta e interpretata senza filtri letterari ma con spiccato naturalismo, sincero e appassionato.
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Sì tratta di un’opera che combina in modo armonioso le origini olandesi del pittore, con i caratteri stilistici appresi durante la sua formazione in patria, con i caratteri italianeggianti imparati durante il suo viaggio in Italia intorno del 1655. A Roma, in particolare, conobbe e collaborò con diversi autori della scuola dei Bamboccianti, primo tra tutti Jan Miel.
L’opera mostra un’incredibile raffinatezza cromatica ed un effetto luministico, di tipica derivazione fiamminga, capaci di avvolgere questo momento di vita quotidiana con un alone di rara poesia ed intimità. Il risultato è quello di essere immersi in un’atmosfera sospesa, come fuori dal tempo.
La tela consente d'apprezzare la cura con cui l'artista descrive i protagonisti, le loro gestualità, attenzione che indica una visione e uno studio dal vero della vita quotidiana, letta e interpretata senza filtri letterari ma con spiccato naturalismo, sincero e appassionato.
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