Paesaggio costiero del Mediterraneo, Pittore fiammingo attivo in Italia nel Settecento

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Pittore fiammingo attivo in Italia nel Settecento Paesaggio costiero del Mediterraneo con architetture e figure Olio su tela (69 x 88 cm., in cornice 80 x 100 cm.)   Dettagli approfonditi del presente dipinto direttamente sul nostro sito personale al seguente -  link...
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Pittore fiammingo attivo in Italia nel Settecento
Paesaggio costiero del Mediterraneo con architetture e figure
Olio su tela (69 x 88 cm., in cornice 80 x 100 cm.)
 
Dettagli approfonditi del presente dipinto direttamente sul nostro sito personale al seguente - link -
 
La suggestiva veduta proposta raffigura uno scorcio costiero con una baia e le rovine di un antico edificio, probabilmente un monastero o una chiesa, ed in secondo piano un’altra costruzione con un giardino circondato da alti muri a ridosso della riva.
Il tipo di paesaggio, tipico dell’ambiente dell’Italia meridionale, e l’atmosfera intima che accoglie la scena, attribuisce la paternità dell’opera ad un vedutista attivo nel Settecento, presumibilmente in Italia in questo periodo, con immediati rimandi alla scuola olandese, ed in particolare all’ambito della produzione di Jacob de Heusch e soprattutto di Gaspar van Wittel, considerato il capostipite del vedutismo italiano.
Si intravede infatti, nella resa dei dettagli architettonici, nella purezza con cui sono stati ripesi gli edifici, così come dell’atmosfera che racchiude l’intero paesaggio, una marcata rispondenza al cosiddetto “verismo vanvitelliano”: si può infatti notare un confronto con una certa serie di vedute che l’olandese dedicò specialmente a Roma.
In primo piano poi ritroviamo le scene di genere che l’artista amava inserire nelle sue raffinate vedute: i pescatori, un pontile con un barca ormeggiata e due bagnati che si stanno asciugando servono ad umanizzare una veduta dall’atmosfera quasi metafisica.
Il nostro autore deve essere certamente rimasto affascinato dalle realizzazioni del Van Wittel ed ha cercato in questa tela di riprendere lo spunto compositivo; A titolo esemplificativo possiamo menzionare ‘’Il Tevere a Castel Sant’Angelo, visto da sud”, di Van Wittel Gaspar (Roma, Collezione Istituto Bancario Italiano), databile intorno al 1715, per la resa luminosa e la definizione dell’agglomerato degli edifici, oltre alle figurine in primo piano intente a fare il bagno.
 
Il dipinto è completato da una piacevole cornice in legno.
 
Il dipinto è in ottimo stato di conservazione ed è venduto completo di certificato di autenticità a norma di legge.
 
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