XVIII secolo, Scuola toscana 

Coppia di nature morte con bouquet floreali

(2) Olio su tela, cm 33,5 x 25

Cornice cm 43 x 35,5

La gentile compostezza delle presenti composizioni floreali è accresciuta dal sottile tocco di pennello che affina i singoli petali dipinti. Un trasparente filo simile al raso avvolge i gambi dei fiori, accorpandoli in gioiosi bouquet. Una doppia qualità di garofani, rossa e rossa screziata sull’esterno di bianco, si accosta a rose color cipria ed alle corolle sbocciate di gigli. In un dipinto, una delicata fila di mughetto cade a pendant di un crisantemo, fungenti da cornice ad un anemone, mentre nell’altro si scorgono gerbere e accesi rosolacci. Il luminoso stacco dei fiori, precisato dal fondale neutro, consente di accendere i dipinti di una silente assolutezza, accresciuta dalla serena scelta di presentarli privati dei contenitori. 

I dipinti sono accostabili alla produzione di scuola toscana del XVIII secolo quando, nell’ambito del naturmorfismo, era ancora imperante la lezione di Bartolomeo Bimbi (1648-1730), in particolar modo per quanto riguarda la sua produzione al volgere del XVIII secolo. La stessa famiglia Medici incoraggiò, sin dal primo Seicento, il corso di questo genere pittorico, commissionando molteplici composizioni da destinarsi alle dimore gentilizie ed ai palazzi di famiglia. Una consistente richiesta iniziò sotto il granduca Ferdinando II (1610-1670), il di questi fratello cardinale Leopoldo (1617-1675) e Giovan Carlo (1611-1663), altro cardinale, cui prontamente seguì la passione per il naturamorfismo di Cosimo III de’ Medici (1642-1723), che inaugurò una florida stagione. Sintomatica a tal proposito fu la figura di Pier Antonio Micheli (1679-1737), il quale ottenne il titolo di prefetto dell’Orto botanico e fu tra i fondatori della Società botanica fiorentina. 

Le presenti nature ricalcano, per scelta compositiva e per trattazione materica, il dipinto con Vaso di fiori oggi in collezione privata mantovana, eseguito da un anonimo fiorentino di XVII secolo. Gli aggiornamenti figurali caratteristici del secolo successivo, quali appaiono nei presenti relativamente alla limitata ma ordinata scelta dei pezzi del bouquet ed un colorismo più sentimentale, si riscontano invece nella Natura morta oggi in Villa medicea di Poggio a Caiano, opera di un altro artista toscano, offrente simili parche tratteggiature della pennellata. Modello illustre per questa svolta è riconoscibile nella coppia di Nature con giacinti e anemoni realizzata dal Bimbi, oggi nelle citate raccolte di Poggio a Caiano, già appartenuta al Gran Principe Ferdinando de’ Medici.

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