Manifattura Antonibon, Prima metà del XVIII secolo - Piatto da parata
Manifattura Antonibon, Prima metà del XVIII secolo
Piatto da parata
Ceramica, diametro 40 cm
Il piatto da parata in esame costituisce un esempio rappresentativo della produzione della fornace della famiglia Antonibon di Nove di Bassano (Bassano del Grappa); fu realizzato tra il 1728 e il 1738, anni in cui Gian Battista Antonibon predilige un decoro che guarda alla tradizione olandese di Delft con motivo decorativo blu.
Dalla forma rotonda con tesa leggermente concava ed orlo rilevato si presenta al verso liscio senza anello di appoggio, foggiato al tornio.
La decorazione è in monocromia “all'uso di Delft” in blu “zaffera”, tradizionalmente denominata “a occhi di bue”, caratterizzata da fiori sorretti e circondati da foglie, petali e lunghi steli. Lungo la tesa, la fascia è ornata da fiori e rami con foglie disposte ordinatamente a pettine. Lo smalto risulta molto brillante ad elevato contenuto stannico, bianco latte.
Le origini storiche della ceramica di Nove risalgono alla metà del XVIII secolo, quando gli organi preposti dalla Serenissima Repubblica alla gestione economica incentivarono e promossero la nascita di manifatture del settore per contrastare l’importazione di ceramiche da altri centri, quali soprattutto Lodi, Faenza e Genova.
Nacque così la prima manifattura specializzata in ceramica appartenente alla famiglia dei Manardi di Bassano del Grappa. A Rivarotta, tra Angarano e Nove, nel 1719 fu stipulato il patto societario tra Giovanni Battista Antonibon e Giovanni Maria Moretto, al fine di organizzare un “negozio di cristallina” e usare i suoi mulini a Rivarotta.
Di fondamentale importanza fu proprio il lavoro svolto dalla famiglia di ceramisti Antonibon, manifattura attiva tra la fine del XVII secolo e la seconda metà del XIX. Il capostipite fu probabilmente Pasquale che nel 1670 fondò, a Nove di Bassano, una prima fabbrica di terraglie. Con il tempo si specializzarono nella produzione di vasellame di tipo comune finché nel 1728, Gian Battista Antonibon ottenne dalla Serenissima il “privilegio” per la fabbricazione di maioliche. Ottenuto il definitivo riconoscimento della fabbrica riuscì ad aprire una bottega a Venezia e ad ottenere altre concessioni a Nove, diventando la fabbrica di ceramiche più importante della Repubblica Veneta.