Diana con le ninfe

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Manifattura di Limoges, XVIII secolo Diana con le ninfe Placca in smalto, cm 6,5 x 14,5   La preziosa placchetta in smalto policromo appartiene alla produzione manifatturiera della città di Limoges e si può collocare nel XVIII secolo. La lunga storia...
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Ars Antiqua SRL Ars Antiqua apre nel 2000 per iniziativa di Federico Bulga...

Manifattura di Limoges, XVIII secolo

Diana con le ninfe

Placca in smalto, cm 6,5 x 14,5

 

La preziosa placchetta in smalto policromo appartiene alla produzione manifatturiera della città di Limoges e si può collocare nel XVIII secolo. La lunga storia artigiana e artistica della città nel campo delle arti decorative si può far risalire al Medioevo, con i bellissimi oggetti in smalto vitreo realizzati usando la tecnica detta a champlevé, fino ad arrivare all’Art Nouveau e quindi alle soglie del Novecento.  Il successo sia presso le corti medievali e rinascimentali prima sia nei confronti dell’alta borghesia ottocentesca, passando per la nobiltà europea del Seicento e Settecento, dimostra l’estremo apprezzamento per le botteghe della città, capaci di innovare le proprie tecniche di lavorazione e i propri materiali. Dallo smalto ai metalli preziosi, dalle pietre dure sino alla porcellana i maestri limosini hanno costantemente mantenuto un alto livello qualitativo, trovando riscontro nell’esportazione delle proprie opere nei paesi di tutta Europa e presso le clientele più disparate. Questa placca rientra quindi in una storia secolare, fatta di artigiani e botteghe passate di padre in figlio per generazioni senza mai perdere pregio nella fattura e seguendo il gusto di ogni epoca. In questo caso il soggetto rappresenta la dea Diana, riconoscibile dalla mezzaluna sulla fronte e dalle armi di caccia sparse nella composizione, insieme alle ninfe a lei fedeli mentre riposa lungo le sponde di un torrente. Il paesaggio bucolico si sposa alla perfezione rispetto alla figura della dea della caccia, immersa in un bosco che si apre in una vasta radura interrotta da delle basse colline sullo sfondo. Il colore nero dello sfondo fa pensare ad un’ambientazione notturna, anch’essa tipica di Diana in quanto divinità associata all’astro lunare; i colori più chiari degli strati più superficiali di smalto ricordano la superficie biancastra e luminosa della luna, che sembra illuminare l’acqua del torrente, le vesti della dea e delle ninfe e i dettagli dei tronchi e delle foglie degli alberi. Il contrasto tra i toni scuri e la luce diafana e fredda risulta essere raffinato ed elegante tanto da rendere lo smalto paragonabile alla preziosità materica di una gemma o di un gioiello. A completamento della gamma cromatica ci sono alcuni dettagli color oro, come le frecce, i diademi e gli archi delle ninfe e di Diana. 

L'oggetto è in buono stato di conservazione

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