XIX secolo, Coppia di deschi con i ritratti di Petrarca e Leonardo

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XIX secolo Coppia di deschi con i ritratti di Petrarca e Leonardo (2) Alabastro, diametro cm 34 e 35 La coppia di dischi in alabastro presenta un cammeo centrale con l’effige di Petrarca e Leonardo, probabilmente parte di una seri più ampia che aveva come protagonisti...
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XIX secolo

Coppia di deschi con i ritratti di Petrarca e Leonardo

(2) Alabastro, diametro cm 34 e 35

La coppia di dischi in alabastro presenta un cammeo centrale con l’effige di Petrarca e Leonardo, probabilmente parte di una seri più ampia che aveva come protagonisti illustri personaggi della storia italiana. Sulla cornice a traforo del Petrarca vi sono i ritratti di alcuni personaggi che si fronteggiano, abbinati per secoli, come si evince dalle fogge delle vesti che attraversano vari secoli: dal Duecento, in cui gli uomini indossano la cuffia dalla lunga punta, al Quattrocento e Cinquecento, i due personaggi alla sommità, al Seicento, con gli ampi collari, fino ad arrivare al Settecento. 

Francesco Petrarca (1304-1374) incarna la figura dell’intellettuale umanista per eccellenza, tutto dedito allo studio del latino concepito come unica forma espressiva degna di un uomo di lettere, tanto da servire a qualsiasi forma di comunicazione scritta, compreso l’epistolario e la riflessione su sé stesso testimoniata nel Secretum. Una personalità resa più complessa dall’ossessivo perfezionismo, che lo ha portato a una redazione continua e infinita dell’opera che pure ostentava di considerare come minore e che gli ha invece assicurato una fama imperitura fra i posteri, il Canzoniere. Ma l’unico aspetto fissatosi nell’immaginario collettivo è quello dell’amante che idoleggia i luoghi in cui il suo amore ideale è sbocciato e nei quali è rimasto aleggiante dopo la morte del suo oggetto terreno. La dimensione del ricordo di un amore non consumato, fatto di contemplazione e desiderio, capace di trasfigurare il luogo dell’incontro o della visione, il vagheggiamento di una bellezza ideale come ispirazione poetica sono i temi che attraggono i cultori del mito petrarchesco. La rappresentazione tipica del Petrarca, come del restotutta una parte della sua fortuna letteraria, finisce quindi per coglierne un aspetto assolutamente marginale e in parte fortemente deviante dell’immagine pubblica e ricercata del grande uomo di lettere.

Leonardo da Vinci nasce nel 1452 e si spegne ad Amboise nel 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza. Si presenta con una lettera che rappresenta una specie di curriculum in cui descrive le sue attitudini di ingegnere civile e costruttore di macchine belliche al Duca di Milano Lodovico Sforza, il quale ben lo accoglie. Ecco nascere i capolavori pittorici: la Vergine delle Rocce nelle due versioni di Parigi e di Londra e l'esercitazione per il monumento equestre in bronzo a Francesco Sforza. Nel 1489-90 prepara le decorazioni del Castello Sforzesco di Milano per le nozze di Gian Galeazzo Sforza con Isabella d'Aragona mentre, in veste di ingegnere idraulico si occupa della bonifica nella bassa lombarda. Nel 1495 inizia l’affresco del Cenacolo nella chiesa Santa Maria delle Grazie. Nel 1499 Leonardo fugge da Milano perché invasa dalle truppe del re di Francia Luigi XII e ripara a Mantova e Venezia. Nel 1503 è a Firenze per affrescare, insieme a Michelangelo, il Salone del Consiglio grande nel Palazzo della Signoria. A Leonardo viene affidata la rappresentazione della Battaglia di Anghiari che però non porterà a termine, a causa della sua ossessiva ricerca di tecniche artistiche da sperimentare o da innovare. Nel 1513 il re di Francia Francesco I lo invita ad Amboise. Leonardo si occuperà di progetti per i festeggiamenti e proseguirà con i suoi progetti idrologici per alcuni fiumi di Francia. 

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