Cornice in argento cesellato e sbalzato del XVIII secolo contenente scudo genovese del 1683
Piccola cornice in argento cesellato e sbalzato del XVIII secolo contenente scudo genovese del 1683
Misure con teca ovale 30 h x 23 l; solo cornice in argento 16 h x 12 l
Prezzo trattativa riservata
oggetto corredato da certificato d'autenticità
Questa piccola cornice è realizzata in argento finemente cesellato e sbalzato con motivi barocchi a volute e girali, decori vegetali e floreali. Al suo interno è conservata una rara moneta in argento. Si tratta di uno scudo genovese del 1683.
Sul dritto, esposto a vista, è raffigurata la vergine con la testa volta a destra, sulle nubi, coronata di stelle, con il Bambino in grembo e lo scettro dritto in mano in cerchio lineare e taglia la legenda in basso. La legenda presenta le scritte ET – REGE – EOS – 1669 – ISS.
Nel 1637 Genova viene consacrata alla Madonna che diviene "Regina della Città e della Repubblica". Nella Cattedrale di San Lorenzo si celebra l'evento posando ai piedi della statua della Santa Vergine lo scettro, la corona e le chiavi della città. Viene decretato che sulle monete, sullo stendardo della galea capitana, su quello della torre di Palazzo Ducale e sulle principali porte delle mura cittadine venga rappresentata Maria su nubi col Bambino, lo scettro e il motto "Et Rege Eos" (governare) tratto dal "Te Deum". Dopo una prima sperimentazione del 1637 (con il volto della Vergine di fronte) dall'anno successivo fu modificata l'iconografia e la Madonna è posta con la testa volta lateralmente. L'immagine della Vergine fu tratta da un'opera di Domenico Fiasella (1589-1669), detto il Sarzanese, che dal 1618 dimorò a Genova e lavorò presso la bottega del Paggi. È questo il periodo nel quale la monetazione genovese raggiunge la massima qualità artistica, permessa anche dalle monete di grande modulo e dalle innovazioni tecnologiche.
La sigla ISS sta per “Io. Stephanus Spinula”
Sul verso della moneta è raffigurata una croce con una stella a sei punte in ogni quadrante in cerchio perlinato tra due cerchi lineari.
La cornice in argento è conservata all’interno di una teca con cornice in legno di forma ovale.