" GIOVANE DONNA SEDUTA CON CARRIOLA" - ADOLFO TOMMASI (1851 - 1933)
Titolo : Giovane donna seduta con carriola
Artista: Adolfo Tommasi (Livorno 1851 – Firenze 1933)
Tecnica: Olio su tela applicata su tavola
Epoca: Fine Ottocento / Inizio Novecento (Periodo maturo dell'artista)
Firma: Adolfo Tommasi (in basso a destra)
Dimensioni: 45 x 52 compresa la cornice, 26 x 32 cm la tavola.
Descrizione: Questo delizioso dipinto ad olio su tela applicata su tavola, firmato da Adolfo Tommasi, ritrae con sensibilità una giovane figura femminile seduta a terra, appoggiata ad una grande ruota di carriola o un elemento rustico simile. La scena è ambientata in uno spazio rurale o di lavoro, con un grande vaso in terracotta e uno sfondo dai toni terrosi e azzurri.
La ragazza indossa un semplice vestito azzurro chiaro, con una scollatura che le lascia scoperte le spalle, e i suoi piedi sono nudi. La postura è di riposo pensoso, con lo sguardo rivolto verso il basso, conferendo all'opera un'atmosfera di intima malinconia o di tranquilla sosta dalla fatica.
Lo stile è pienamente riconducibile al periodo maturo di Tommasi:
Tocchi Vibranti: La pennellata è sintetica e vibrante, specialmente nel trattamento del tessuto e del fondo.
Luce e Atmosfera: L'artista dimostra la sua evoluzione dal Macchiaiolismo a una maggiore ricerca luministica e atmosferica, tipica delle influenze impressioniste accolte sul finire del secolo.
Soggetto: L'opera rientra nel filone dei suoi soggetti campestri e di genere, nei quali l'artista cattura momenti di vita quotidiana con una poetica dimessa e anti-retorica.
Incorniciato in una ricca cornice dorata , questo quadro rappresenta un bell'esempio della pittura toscana tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.
Note Biografiche su Adolfo Tommasi (1851 – 1933)
Adolfo Tommasi è stato un importante pittore italiano, nato a Livorno nel 1851 e morto a Firenze nel 1933. È annoverato tra i più significativi esponenti della pittura post-macchiaiola toscana.
Formazione: Dopo gli studi liceali, si dedicò alla pittura. Si formò presso l'Accademia di Firenze, dove fu allievo di Carlo Markò junior, che lo introdusse alla pittura di paesaggio.
L'Influenza dei Macchiaioli: L'incontro cruciale per la sua arte avvenne alla fine degli anni Settanta dell'Ottocento, quando conobbe e frequentò assiduamente il maestro macchiaiolo Silvestro Lega, che influenzò profondamente la sua pittura in senso naturalistico.
Evoluzione Stilistica: Inizialmente legato a una salda concezione macchiaiola del colore, Tommasi si distinse per una pittura di genere e paesaggistica che suscitò grande interesse. Successivamente, sul finire degli anni Ottanta, il suo stile si aprì verso le esperienze luministiche e atmosferiche dell'Impressionismo, pur mantenendo una poetica personale incentrata sul "vero" quotidiano, spesso con soggetti campestri o scene di vita.
Soggetti Prediletti: La sua produzione è ricca di paesaggi toscani e liguri, marine e scene di vita quotidiana (come contadini al lavoro, vedute urbane, ecc.). Tra le sue opere più note si ricorda Dopo la brina (1880), che suscitò sia critiche che lodi per il suo soggetto inusuale, e Primavera (1892), acquistato da Umberto I per la Galleria d'Arte Moderna di Firenze.
Riconoscimenti: Espose con successo a Firenze, Milano, Torino e Roma. Vinse la medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale dell'acquarello a Milano nel 1893. Le sue opere sono oggi conservate in importanti istituzioni come la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma e la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze.
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