Scuola italiana, datata 1841,Veduta di Londra dalla riva del Tamigi

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Scuola italiana, datata 1841 Veduta di Londra dalla riva del Tamigi Olio su tela, cm 54,2 x 79,5 – Con cornice, cm 79,2 x 82,2   I dipinti possono essere delle macchine del tempo che ci permettono di osservare il passato; ed è il ricordo di un passato londinese quello...
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Scuola italiana, datata 1841

Veduta di Londra dalla riva del Tamigi

Olio su tela, cm 54,2 x 79,5 – Con cornice, cm 79,2 x 82,2

 

I dipinti possono essere delle macchine del tempo che ci permettono di osservare il passato; ed è il ricordo di un passato londinese quello rappresentato in questo dipinto, come si evince dalle bandiere issate sulle imbarcazioni. Il protagonista della scena è il Tamigi con le sue tumultuose acque solcate da barche e  sullo sfondo la riva del fiume dove si possono riconoscere alcuni edifici tutt’ora esistenti.

La zona raffigurata è più precisamente la riva destra del Tamigi, quella che si estende dalla Torre di Londra fino al Blackfriars Bridge. Fu questa la zona più colpita dal famoso incendio del 1666, che rase al suolo quasi tutti gli edifici, distruggendo quasi completamente anche la cattedrale di Saint Paul. A suo ricordo fu eretta, tra il 1671 e il 1677, il Monumento al grande incendio di Londra (The Monument); una colossale colonna dorica scanalata sormontata da un tamburo e urna di rame dorata da cui fuoriescono una serie di fiamme. Anche nel presente dipinto viene raffigurata, proprio dietro al grande edificio dalla facciata bianche della Custom House.  La Custom House è lo storico palazzo delle dogane, ancora oggi utilizzato dall’ Agenzia delle entrate e delle dogane di Sua Maestà. La storia di questo edifizio inizia nel 1813, quando a causa dell’afflusso di ricchezze e il grande sviluppo dei commerci si resero necessari locali più ampi di quelli della vecchia sede che si trovava a Sugar Quay (costruita da Thomas Ripley).  Nell’ottobre del 1813 fu iniziata la costruzione di un nuovo edificio su progetto di David Laing: il progetto prevedeva un fronte spoglio verso l’interno mentre un prospetto meridionale, che dava verso il fiume di grande imponenza. Realizzato seguendo lo stile neoclassico, che ebbe molto successo nell’Inghilterra di inizio XIX secolo, la possente facciata è movimentata da maestosi colonnati ionici con sezione centrale sporgente e piano attico soprastante decorato da figure in terracotta in bassorilievo raffiguranti rappresentanti le arti e le scienze, il commercio e l'industria, e gli abitanti di vari paesi del mondo. Un quadrante dell'orologio, di circa 3 metri di diametro, era sostenuto da figure colossali che simboleggiavano l'Industria e l'Abbondanza, e le armi reali da figure dell'Oceano e del Commercio. Subito dietro è possibile riconoscere la torre campanaria della chiesa di San Dunstan in the East, scorgibile ancora oggi tra i grattacieli della City. 

Più in lontananza si scorge il London Bridge, uno dei principali ponti sul Tamigi situato a Londra che collega la City of London al borgo londinese di Southwark. Tra le sue arcate si intraprende anche un altro ponte; il Blackfriars Bridge (ponte dei frati neri): Il ponte che vediamo oggi è ancora quello che fu inaugurato dalla Regina Vittoria nel 1869 (si può ancora vedere una statua della Regina nel lato nord del ponte) e fu realizzato dopo che, tra il 1833 e il 1840, si resero necessari dei lavori di ristrutturazione al ponte che si utilizzò fino ad allora.

L’enorme cupola che di vede sullo sfondo è l’iconica cupola della chiesa di Sant Paul, è una delle due cattedrali anglicane di Londra, costruita dall’architetto Christopher Wren  tra il 1697 e il 1711.

Subito a fianco la torre campanaria della chiesa di St. Michael Paternoster Royal; l’antico ’edifico fu distrutto dal Grande incendio di Londra nel 1666 e ricostruito sotto l'egida di Christopher Wren. Quella che vediamo pggi è un ulteriore ricostruzione poiché St Michael's fu gravemente danneggiata dai bombardamenti di Londra durante la Seconda guerra mondiale ed è stata restaurata tra il 1966 e il 1968.

 

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