Gentiluomo ottuagenario
Ritratto di gentiluomo ottuagenario, databile intorno al 1815, attribuito a Giuseppe De Albertis (Arona 1863 - Gallarate 1845).
L’età avanzata non ha intaccato lo spirito del protagonista, che sorride amabilmente mentre gli occhi ammiccano con un filo di ironia.
L'artista rende con precisione le numerose, piccole rughe che avvolgono il volto dell'anziano protagonista, la pelle sottile ormai priva di elasticità e quasi trasparente, il parrucchino indossato senza troppa cura: è un realismo analitico ma non crudo, perché l’empatia prevale sui dettagli e stempera i segni del tempo.
Raffinato e apprezzato ritrattista, De Albertis viene considerato come l’ultimo grande epigono della tradizione naturalistica lombarda, legata alla trasposizione del dato reale; il suo linguaggio si situa a metà strada tra un neoclassicismo d’ascendenza appianesca e il gusto protoromantico.
Olio su tela di cm.47x35, in cornice a gola coeva e originaria.