Polidoro de’ Renzi, detto Polidoro da Lanciano (Lanciano, 1515 circa – Venezia, 1565), Sposalizio mistico di Santa Caterina

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Polidoro de’ Renzi, detto Polidoro da Lanciano (Lanciano, 1515 circa – Venezia, 1565) Sposalizio mistico di Santa Caterina Olio su tavola, cm 47,5 x 34,5 Con cornice, cm 71 x 58   Il dipinto, raffigurante lo Sposalizio mistico di Santa Caterina, è da accostarsi alla produzione...
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Polidoro de’ Renzi, detto Polidoro da Lanciano (Lanciano, 1515 circa – Venezia, 1565)

Sposalizio mistico di Santa Caterina

Olio su tavola, cm 47,5 x 34,5

Con cornice, cm 71 x 58

 

Il dipinto, raffigurante lo Sposalizio mistico di Santa Caterina, è da accostarsi alla produzione del pittore veneto di formazione tizianesca Polidoro de’ Renzi, detto Polidoro da Lanciano. 

Un confronto con prototipi di Francesco Vecellio fa supporre un periodo di lavoro, forse di garzonato, presso la bottega dei celebri pittori originari di Pieve di Cadore, anche se non si hanno notizie certe sull'educazione artistica e primi riferimenti culturali del giovane Polidoro. La sola testimonianza certa è del 1536, quando il suo nome viene registrato nella Fraglia dei Pittori Veneziani, città dove si è trasferito. Nella laguna l'artista frequenta la cerchia di Tiziano Vecellio, ma non è storicamente confermata la sua presenza nella bottega del cadorino, laddove la sua arte appare influenzata da Paris Bordon e Bonifacio de’ Pitati. Il suo stile manifesta chiare suggestioni del classicismo veronesiano, da cui trae moduli iconografici e una rinnovata modernità cromatica, come suggeriscono il paesaggio velato da nubi e l’arbusto alle spalle di Maria che idealmente guida l’occhio dell’osservatore oltre il limite della tela stessa. Il prevalere del colore sul disegno, dei toni sulle forme, le preziose e cangianti cromie delle vesti, i panneggi morbidi ma corposi al tempo stesso incarnano la cultura veneta dell’artista. 

In particolare, le tipologie del Bambin Gesù e della Vergine, nonché l’impostazione generale della scena sono tipici dell'opera di Polidoro da Lanciano e dei modelli da lui ripresi dalla produzione di Tiziano, con le figure maestose in primo piano.  Altrettanto tipiche sono le pose dei personaggi e le tipologie dei loro volti candidi. 

La sua produzione è maggiormente indirizzata a creare 'quadri di devotione', Sacre Conversazioni dal carattere narrativo, seguendo formule iconografiche collaudate, quasi sempre utilizzata per la devozione privata. Si citino ad esempio opere come il Matrimonio di santa Caterina di Ca Rezzonico dove è vi è una medesima costruzione in diagonale della scena e la Sacra Famiglia dell’Accademia Carrara. 

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