Dipinto di Francesco Monti (Brescia, 1646 – Piacenza, 1703) detto "Il brescianino delle battaglie" raffigurante una scena di battaglia, olio su tela corredato da cornice dorata a foglia ora di epoca posteriore.

In buono stato di conservazione generale, leggero intervento di restauro, recentemente reintelato.

Dimensioni : Altezza 90 cm x 115 cm 

Dimensioni cornice : Altezza 110 cm x 135 cm circa

La stesura del testo è realizzata da Alessandro Odierna - Guanti Bianchi / Servizi per gli antiquari on-line

Come spesso sottolineato nella scene di battaglia, la composizione viene immaginata nella fervida immaginazione del pittore come divisa in due campi, una superiore occupata da un cielo spesso sfumato e pervaso dai fumi delle armi da fuoco e l'altra agitata, concitata, tumultuosa dei battaglieri. Il fulcro dell'intera composizione ruota intorno ai cavalieri che occupano il primissimo piano, trasposizione del cosidetto "atto pregnante" di una scena, lezione acquisita da un secolo di barocco, lezione che un pittore battaglista deve avere nella propria formazione pittorica di "sceneggiatore", usando una definizione contemporanea. Si distinguono diversi piani di rappresentazione che il pittore lascia scorgere solo ad uno sguardo più approfondito e che ci consente di approfondire ad esempio, la visione dello skyline di una città, altro tipico elemento che solitamente compare nei dipinti dei grandi pittori di battaglia.

L'uso del colore, sempre brioso e acceso, conformato ad una pennellata disinvolta, spigliata e arguta, accentua potentemente il senso di dinamismo tipico di una raffigurazione come quella di una battaglia che per definizione deve essere dirompente, movimentata, fatale e legata agli attimi. Attimi di vita o di morte.

Il Monti si confermò nel XVII secolo uno dei maggiori interpreti di questo genere pittorico anche se il suo corpus di battaglie costituisce un problema filologico complicato sia per quel che concerne le attribuzioni sia per le corrette datazioni.Sicuramente nelle sue opere ricorrono elementi assimilabili ai paesaggi del Salvator Rosa e del Tempesta, focalizzate sulla rappresentazione di figure di dimensioni ridotte e restituite con un fare quasi da pittore antesignano dell'impressionsismo .

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA

R.Arisi, "Il Brescianino delle battaglie", Piacenza 1975

F. Arisi, "Il punto su F. M. detto il Brescianino delle Battaglie", in Memorie bresciane, II (1982),

G. Sestieri, 'I Pittori di Battaglie', Roma 1999

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