Coppia di nature morte (VENDUTO)

AA-395059
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Margherita Caffi (Cremona 1647 – Milano 1710) cerchia Coppia di nature morte di fiori Fine XVII secolo olii su tela 60 x 76 cm - con cornice 70 x 86 cm Il presente pendant di nature morte di fiori è da attribuirsi ad un esponente della scuola lombarda della seconda metà del...
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Margherita Caffi (Cremona 1647 – Milano 1710) cerchia

Coppia di nature morte di fiori

Fine XVII secolo

olii su tela
60 x 76 cm - con cornice 70 x 86 cm

Il presente pendant di nature morte di fiori è da attribuirsi ad un esponente della scuola lombarda della seconda metà del Seicento ed in particolare, dati i paralleli stilistici e formali, è affine alla mano di Margherita Caffi (Milano 1647-1710) ed in particolare alla sua ‘prima maniera’.

Come tipico nel repertorio figurativo della pittrice, le opere sono entrambe articolate su due gruppi di fiori, ed eseguiti con una certa abilità pittorica su sfondo neutro e scuro. Le tele raggruppano una vasta campionatura dei fiori quali rose, anemoni, tulipani, narcisi, caratterizzati da una vibrante luminosità e risaltati dal fondo scuro.

La pittura si contraddistingue per un'estrema libertà della stesura pittorica, un intreccio di pennellate libere e briose a mano sciolta, tipico del suo stile pittorico.

La pittrice nasce a Cremona nel 1647, figlia del pittore di origine francese Vincenzo Volò, attivo in Lombardia nel Seicento: tale bottega famigliare è detta "dei Vicenzini" ed impose il proprio stile dalla metà del seicento sino al primo quarto del settecento influenzando fortemente il gusto del collezionismo milanese per la natura morta.

Assunse poi il cognome d’arte sposandosi in giovane età con il pittore cremonese Ludovico Caffi, presso il quale completò forse la sua formazione.

Fu poi attiva anche in Toscana, dove lavorò e visse intorno agli anni Ottanta del Seicento sotto il patronato mediceo, prediletta da Vittoria Della Rovere, moglie di Ferdinando II. Rinomata e richiesta in tutta Europa, tra i suoi committenti vi furono anche gli arciduchi del Tirolo ed i re di Spagna.

Verso gli inizi del Settecento si trasferì definitivamente a Milano, dove diede vita ad una fiorente bottega, protagonista dello sviluppo della natura morta barocca in Lombardia, sapendone rinnovare il repertorio figurativo per appagare il gusto dei collezionisti milanesi tardo seicenteschi.

 

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:

Le opere sono vendute complete di due cornici antiche e sono corredate di certificati di autenticità e garanzia.

Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.

È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda, saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.

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