Cerchia di Adriaen Frans Boudewijns (Bruxelles, 1644-1711)

Paesaggio con ruscello, villaggio e figure

Olio su tavola, cm 17,5 x 26

A connotare la pittura olandese del Seicento e del Settecento è la vocazione storico-narrativa che si esprime nei diversi generi pittorici attraverso un gusto piacevolmente decorativo, debitore, oltre che della tradizione manieristica locale, dello stile rinascimentale italiano. Al di là della pittura di storia e del ritratto, l’arte del Nord Europa si distingue per le gustose scene di paese entro paesaggi ideate da Jan Bruegel I all’ inizio del XVII secolo e diffuse e imitate sino al ‘700. È entro questo filone che si incanala la piccola tavoletta in questione: un vasto contingente di figurette, realizzate agilmente dall’artista con una limitata serie di tocchi di pennello, si muova attorno agli argini di un fiume, intento a svolgere le proprie attività quotidiane. Le figure che animano la scena, così come si può facilmente comprendere attraverso l’osservazione dei dettagli del loro vestiario, appartengono a ceti sociali differenti. Si possono scorgere nel dipinto anche le tipiche abitazioni olandesi, che aiutano a fornire una contestualizzazione storica e geografica alla scena. 

Esteticamente l'opera condivide le caratteristiche dello stile di Adriaen Fransz Boudewijns, pittore paesaggista, disegnatore e incisore fiammingo. Era noto soprattutto per i suoi paesaggi con alberi, paesaggi italiani con architetture, fiumi e villaggi, vedute di città, costa e campagna e scene architettoniche. Nel 1665 fu registrato come allievo e maestro della Corporazione di San Luca a Bruxelles. Fu allievo del paesaggista e incisore Ignatius van der Stock. Durante il soggiorno a Parigi (1666), Boudewijns incise molte composizioni di van der Meulen. Realizzò anche incisioni a partire da opere di Genoels, dell'artista olandese Jan van Hughtenburgh e da disegni propri. Aveva uno studio a Bruxelles dove ricevette come allievi Andreas Meulebeek nel 1682 e Mathys Schoevaerdts l'anno successivo.