Interessante dipinto di Antonio Zanchi (Este, 6 dicembre 1631 – Venezia, 12 aprile 1722) ritraente una scena biblica, seconda metà del XVII secolo, olio su tela entro bella cornice d'epoca in legno scolpito, intagliato e dorato.

Dimensioni : Altezza 97 cm Lunghezza 101 cm

In buono stato di conservazione, cornice coeva.

L'identificazione dell'iconografia è del dr.Antonio Piccolo che ringraziamo qui pubblicamente per il suo aiuto. Trattasi di una scena relativa al capitolo 25 della Genesi, narrante la vicenda di Esaù ( sulla sinistra ) e Giacobbe ( sulla destra), figli gemelli di Giacobbe. Esaù (cui spettava la primogenitura) rientrando un giorno affamato dalla caccia chiese a Giacobbe in cambio al fratello maggiore la cessione della primogenitura ed Esaù accetto. Nell'identificazione della cena, il piatto di lenticchie risulta essere l'elemento di partenza e l'attimo colto dal pittore è quello in cui Esaù chiede al fratello il piatto di lenticchie mentre Giacobbe con la mano rivolta sul suo petto chiede in cambio la primogenitura.

Si conosce l'autore, Antonio Zanchi, significativo pittore operante per buona parte della sua carriera nella Serenissima e molti dipinti adornano chiese di Venezia come Santa Maria della Salute e persino la Grande Scuola di San Rocco. 

Zanchi va affermandosi sul panorama artistico nazionale come uno dei maggiori esponenti di spicco di quello che solitamente la critica definisce "pittura tenebrosa". dove a prevalere sono compositive drammatiche animate da una certa violenza chiaroscurale. A partire dagli anni Ottanta del Seicento la sua pittura inizerà a diluirsi accentuando un colorismo abbastanza acceso smorzando anche l'impostazione dei soggetti, forse più sciolti e meno artificiosi. 

L'autore coglie i personaggi in primo piano in una composizione tutto sommato scarna e austera ma densa di artificioso senso del pathos, come immortalati da uno scatto fotografico. Colpisce, nell'economia dell'opera, il peso visivo conferito alla nudità di Esaù, un vero e proprio saggio di conoscenza anatomica da parte dello Zanchi. Il rosso scarlatto della veste accende il centro della tela spostando l'occhio anche sulla linea di forza diagonale promossa dal personaggio di destra colto in atteggiamento di attonito disappunto. Gestualità e stupore completano la scena immaginandoci cosa possa avere animato i due attori della scena.

Degna di nota anche la cornice contraddistinta da una raffinata battuta con motivo a fogliame corrente, fascia a risalti con mascheroni e motivi rocailles in mezzeria e negli angoli.

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La stesura del testo è realizzata da Alessandro Odierna - Guanti Bianchi / Servizi per gli antiquari on-line