Ritratto della duchessa Ortensia Mancini, Jacob Ferdinand Voet (Anversa 1639 – Parigi 1689) Atelier
Jacob Ferdinand Voet (Anversa 1639 – Parigi 1689)
Atelier
Ritratto della giovane Ortensia Mancini, duchessa di La Meilleraye (Roma 1646 – Chelsea 1699)
olio su tela
75 x 61 cm. - cornice pregevole in legno dorato e laccato a doppia cornice 105 x 61 cm.
I dettagli completi della presente opera sono consultabili direttamente dal seguente - LINK -
Il bel dipinto proposto, raffigurante la giovane ed avvenente duchessa Ortensia Mancini, si inserisce nella raffinata ritrattistica di Jacob Ferdinand Voet (Anversa 1639 – Parigi 1689); di origini fiamminghe, il pittore ottenne enorme successo presso le famiglie aristocratiche di Roma - dove soggiornò dal 1663 al 1679 - grazie alla celebre serie di ritratti commissionatagli dal cardinale Flavio Chigi, raffiguranti le donne più incantevoli del tempo, ed oggi conservata nel Palazzo Chigi di Ariccia.
I dipinti divennero così popolari che all'artista fu ripetutamente chiesto di riprodurne repliche e versioni simili: quella dei “cabinet des dames” costituì pertanto una delle mode romane del XVII secolo, giustificando così la grande quantità di ritratti femminili riconducibili alla sua bottega che gravitano sul mercato.
Voet ostentava nei suoi ritratti una peculiare morbidezza e grazia nella resa degli incarnati, una sottile voluttuosità nella descrizione delle labbra, affidata a piccole pennellate di rosso, un senso di pacata fissità nella posa, tutte caratteristiche che trovano immediato riscontro anche nell’opera in esame.
La nostra giovane effigiata, Ortensia Mancini, duchessa di La Meilleraye (Roma 1646 – Chelsea 1699), fu la nipote preferita del cardinale Giulio Mazzarino, primo consigliere del giovane re di Francia Luigi XIV, e amante di Carlo II, Re d'Inghilterra, Scozia e Irlanda. Era la quarta delle cinque celebri sorelle Mancini (insieme a Laura, Olimpia, Maria, Maria Anne) e posò spesso per Voet.
Tra le molte opere possiamo ricordare il Ritratto di Ortensia Mancini del Louvre, https://www.wga.hu/html_m/v/voet/mancini4.html e naturalmente quello di Palazzo Chigi.
Il dipinto, in particolare, è una derivazione della tela raffigurante ‘Maria Mancini legge la sorte alla sorella Ortensia’, realizzato dal pittore intorno al 1661 ed ora custodita nelle Collezioni Reali inglesi del Castello di Windsor [1].
Link: https://www.rct.uk/collection/404067/hortense-mancini-duchesse-de-mazarin-1646-99-and-her-sister-mar...
In tale opera vediamo le due sorelle Mancini, ritratte a mezzo busto, con Ortensia ripresa appena quindicenne, intenta a farsi leggere la mano da Maria. E’ vestita in modo semplice, con un abito morbido e candido che le lascia scoperte le spalle ed un mantello rosso che regge con grazia, senza accessori o gioielli sfarzosi. La bellezza insita nella sua giovane età è la vera protagonista della tela.
[1] Jacob Ferdinand Voet, Maria Mancini legge la sorte alla sorella Ortensia, Windsor Castle
Il dipinto è completato da una meravigliosa cornice in legno dorato e laccato, riccamente lavorato a doppia cornice.
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