Capriccio architettonico con figure, Isaac De Moucheron (Amsterdam 1667/70-1744)
Capriccio architettonico con figure, Isaac De Moucheron (Amsterdam 1667/70-1744)
Olio su tela. Misure: con cornice H 134 x L 175 cm
Prezzo: trattativa riservata
Oggetto corredato da certificato di autenticità
Il dipinto costituisce un significativo esempio di capriccio architettonico (ovvero architetture o parti di esse immaginifiche e di fantasia) ambientato nei dintorni romani, dove campeggiano in primo piano sontuose architetture (con archi, colonne, capitelli e balaustre) di ispirazione classica, modificate da elementi barocchi, e a loro volta circondate da un imponente acquedotto antico in parziale rovina il quale, perdendosi gradatamente sullo sfondo, conferisce al dipinto un insieme di efficace profondità.
Nel dettaglio, la composizione rappresenta un ampio spazio, antistante e contornato dalle imponenti strutture, dove alcuni personaggi aristocratici si intrattengono in amabile conversare in un contesto sereno e rilassato di normale quotidianità (vedasi le due nobildonne con barboncino). Sono presenti soggetti di più umile estrazione sociale, intenti in occupazioni materiali. Un ampio drappo è sospeso tra le colonne quasi a creare uno spazio più riservato al ristoro di nobili visitatori. Le architetture sono tratteggiate con perizia e indubbia conoscenza delle prospettive; la luce che si irradia tra gli archi e le colonne determina efficaci giochi chiaroscurali. La tavolozza cromatica privilegia le tonalità chiare con pennellate dense ma nel contempo fluide e delicate su una superficie resa uniforme da un’accurata preparazione del sottofondo. Le figure sono rese con naturalezza, rifinite anche nei particolari, come la delicata trama dei pizzi e merletti delle nobildonne.
L’opera è attribuita a Isaac De Moucheron (Amsterdam 1667/70-1744), pittore, incisore architetto, olandese di nascita ma di famiglia di origine francese. L’artista si specializzò in vedute e paesaggio spesso caratterizzati da complesse architetture classiche e barocche, realizzate sui modelli disegnati durante il suo soggiorno giovanile a Roma ed ambientate in un contesto naturalistico con tendenza arcadizzante contraddistinto da intensa luminosità e ricercato colorismo sull’esempio del coevo e connazionale Gaspar Van Wittel e del francese Gaspar Dughet.
La comparazione stilistica con altri dipinti firmati dell’autore consentono di riferire il dipinto al De Moucheron, collocando il dipinto al periodo di maturità dell’autore, quando alla caratura manieristica del paesaggio, tipica del dominante naturismo romantico, l’artista sviluppa una specifica originalità.
L’opera è corredata da autentica di Cesare Lampronti.