Veduta architettonica (VENDUTO)

AA-397200
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Pittore vedutista attivo a Roma nel Settecento da Giovanni Battista Piranesi (Mogliano Veneto, 1720 – Roma, 1778) Veduta architettonica di fantasia con archi, sculture e fontane Olio su tela (79 x 64 cm. - In cornice 96 x 80 cm.) I dettagli completi della presente opera sono...
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Pittore vedutista attivo a Roma nel Settecento
da Giovanni Battista Piranesi (Mogliano Veneto, 1720 – Roma, 1778)
Veduta architettonica di fantasia con archi, sculture e fontane
Olio su tela (79 x 64 cm. - In cornice 96 x 80 cm.)

I dettagli completi della presente opera sono consultabili direttamente dal seguente - LINK -

L’affascinante composizione che siamo lieti di mostrarvi è tratta da un’invenzione realizzata intorno al 1740 a Roma dall’incisore Giovanni Battista Piranesi (Mogliano Veneto, 1720 – Roma, 1778), oggi custodita al Metropolitan Museum di New York [1].

La stampa, intitolata ‘Gruppo di Colonne, che regge due archi d'un grande Cortile. Abbasso i piedestalli delle Colonne sono ornati di Magnifici gruppi di Fontane, e scale per le quali si monta ad un Atrio Dorico, ornato di Statue, Bassirilievi, con altre scale necessarie per ascendere agli Appartamenti', è estratta dalla raccolta "Architetture e Prospettive”, che comprendeva 135 vedute di Roma. Le antichità romane ed i resti antichi vennero descritti con attenzione archeologica, ma interpretati attraverso la lente di una grandiosa monumentalità; lo spazio è dominato dalle imponenti rovine degli edifici antichi sui quali la natura sembra aver preso il sopravvento.

Erano in origine nate come una sorta di souvenir, destinati in modo particolare ai viaggiatori britannici le cui visite a Roma dovevano essere il culmine del Grand Tour.

La veduta concepita dal Piranesi secondo una prospettiva immaginaria descrive un imponente palazzo; dal portico con maestose colonne il punto di vista prospettico si apre sul primo piano a sinistra con una fontana e un'ampia scalinata.

Le vedute di Roma eseguite da Giovanni Battista Piranesi segnarono un'epoca, la loro diffusione coadiuvò l'immagine e la magnificenza della città eterna, e le sue lastre non furono solo strumenti di studio e documentazione, ma spunti di riflessione sulla storia e l'estetica.

Giunto da Venezia nel 1740, Giovanni Battista Piranesi si recò nella Città Eterna, con lo sguardo di un architetto, di uno scenografo, di un conoscitore della storia romana, di un artista educato al rigore prospettico del vedutismo veneziano e, infine, di un visionario: un fabbricatore di utopie che recuperando le forme antiche attraverso l’eccellenza della tecnica incisoria, si fece portavoce eloquente della romanità e della sua resurrezione in un mondo nuovo.

L’autore del nostro dipinto, che rappresenta una trasposizione su tela della sua celebre creazione, è certamente un valevole pittore attivo nella Roma della seconda metà del Settecento, molto probabilmente vicino allo stesso Piranesi.

Tra i nomi più papabili possiamo naturalmente menzionare Jacopo Fabris (Venezia 1689 - Copenaghen 1761) oppure Antonio Joli (Modena 1700 – Napoli 1777). Del Fabris possiamo menzionare, a titolo comparativo, il Capriccio architettonico con rovine classiche e figure (collezione privata) o la Decorazione carceraria con prigionieri e carcerieri (Statens Museum for Kunst, Copenaghen). Foto 1 e 2.

Altro nome molto vicino, per stile e scelte compositive al nostro dipinto è il francese Charles-Louis Clérisseau (Parigi, 1721 - Neuilly-Auteuil-Passy, 1820), grande estimatore dell'architettura monumentale antica che ebbe modo di conoscere e studiare a Roma. Peculiare nella sua pittura proprio l'attenta lettura archeologica e l'evidente influenza del Piranesi, del quale fu anche amico oltre che collaboratore.

[1] Metropolitan Museum Link https://www.metmuseum.org/art/collection/search/365465

 

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:

L’opera viene venduta completa di una piacevole cornice dorata ed è corredata di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.

Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.

È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda, saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.

Contattateci, senza impegno, per qualsiasi informazione aggiuntiva.

In caso di acquisto dell'opera da parte di clienti non italiani sarà necessario ottenere un permesso per l'esportazione che richiede circa 10/20 giorni, la nostra galleria si occuperà di tutta la fase fino all'ottenimento. Tutti i costi di quest'operazione sono inclusi.

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Antichità Castelbarco

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