Antonio Diziani, Paesaggio con figure e pescatore

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Antonio Diziani (Venezia, 1737 – 1797) Paesaggio con figure e pescatore Olio su tela, cm 59 x 47 Scheda critica Dr.ssa Federica Spadotto    La tela, raffigurante un paesaggio al tramonto con varie figure, tra le quali si distingue un pescatore, è da riferirsi all’artista...
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Ars Antiqua SRL Ars Antiqua apre nel 2000 per iniziativa di Federico Bulga...

Antonio Diziani (Venezia, 1737 – 1797)

Paesaggio con figure e pescatore

Olio su tela, cm 59 x 47

Scheda critica Dr.ssa Federica Spadotto 

 

La tela, raffigurante un paesaggio al tramonto con varie figure, tra le quali si distingue un pescatore, è da riferirsi all’artista veneziano Antonio Diziani (Venezia, 1731 – 1797), figlio d'arte del celebre Gaspare Diziani (Belluno, 1681 – Venezia, 1767) e fratello di Giuseppe (Venezia, 1732 – 1803), operante principalmente nella laguna nel corso del Settecento. 

Formatosi in giovane età presso la bottega paterna, assimilandone lo stile e la tecnica, nel 1774 entrò a far parte dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, a testimonianza del suo riconoscimento come artista di valore, dedicandosi soprattutto alle scene di genere ed al paesaggio sotto la forte influenza della pittura pastorale di Francesco Zuccarelli e di Giuseppe Zais. 

Come si può notare nell’opera qui proposta, Antonio seppe brillantemente distinguersi per la sua caratteristica pennellata minuta, sfrangiata, a segni lunghi e sottili, oltre che per la prevalente intonazione azzurrina e gli intensi passaggi cromatici che rimandano alla scuola del padre Gaspare. 

Le sue opere, che evidenziano anche una spiccata influenza fiamminga ed olandese, ricalcano un'impronta burlesca e popolaresca. Il Diziani, infatti, si rivela un simpatico interprete di episodi rustici, proposti con realismo aneddotico: figurine garbate e filiformi, viste nell'intimità quotidiana delle attività e faccende di tutti i giorni.  Per certi versi l’artista sembra recuperare anche i modelli forniti da Marco Ricci le cui opere, sia in pittura sia a stampa, costituirono una fonte d'ispirazione sovente esplorata. In questa direzione di gusto si possono interpretare alcune vedute in raccolte private veneziane, come ad esempio le Quattro stagioni del Museo Civico di Padova, dove alcuni interni ricordano gli ambienti architettonici del Piranesi; o ancora nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia, oltre ad un Paesaggio con la Maddalena, insolitamente unita e raccolta con un'intonazione cromatica calda, si conservano alcuni Paesaggi assai vicini alla maniera dello Zais. 

Con la sua pennellata rapida e vivace, in grado di conferire alle sue raffigurazioni una grande freschezza e spontaneità, Antonio Diziani seppe offrire un'interessante testimonianza della pittura veneziana del Settecento, caratterizzata da un gusto per la rappresentazione della natura e della vita quotidiana, influenzando con il suo stile numerosi artisti successivi.

 

 

 

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