Coppia di opere 'Scena di caccia' e 'Riposo dei pastori'
Pittore piemontese del XVIII secolo
Pendant di dipinti Paesaggio con scena di caccia al cinghiale/ Paesaggio con scena pastorale
Olii su tela, cm 66 x 132, in cornice 68 x 134
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Vi mostriamo questo piacevole pendant di dipinti, caratterizzati da un’atmosfera chiara e da una delicata armonia cromatica, in perfetta sintonia con il gusto rocaille della capitale sabauda del pieno della seconda metà del XVIII secolo, ed accostabili ad un pittore di ambito piemontese, presumibilmente attivo a Torino in tale periodo.
La prima opera, dal carattere pastorale ed arcadico, mostra un piccolo gruppo di pastori, intenti a sorvegliare i propri animali: a rendere leziosa la scena il teatrino romantico che vede un pastore a cavallo intonare una canzone per allietare la sosta dei compagni. Nella seconda opera, invece, la composizione è centrata sul movimentato e ricco gruppo di figure di cacciatori che, armati di spade e lance e con l'aiuto dei cani da caccia, hanno accerchiato i cinghiali.
Lo stile delle nostre due tele, così come il tipo di soggetto rappresentato, evoca le composizioni di Vittorio Amedeo Cignaroli (Torino, 1730 - 1800) con la tradizione illustrativa più volte affrontata dall'autore, principale paesista del Rococò piemontese, come si ricorda nelle tele realizzate per le Palazzine di Stupinigi e Racconigi.
La sua abilità tecnica e il suo mestiere rigoroso gli valsero la stima della corte sabauda e di conseguenza dei nobili piemontesi. La sua bottega si espanse notevolmente a causa delle numerosissime commissioni, inducendolo ad avvalersi dell’aiuto di un numero considerevole di lavoranti, di apprendisti e di pittori mestieranti che si occupano a seconda della loro specializzazione del paesaggio, delle figure o dei costumi, per cui diventa difficile stabilire se un’opera è un lavoro di bottega oppure di un pittore autonomo.
Dipinti di tal formato e di tali soggetti, spesso realizzati in gruppo, venivano commissionati per essere collocati nei palazzi o nei piccoli castelli piemontesi e lombardi. Forma e dimensioni suggerirebbero che le tele fossero originariamente collocate come sovrapporta, oppure creati per impreziosire parte di una boiserie.
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Dipinto corredato di certificato di autenticità fotografico a norma di legge (FIMA)