Paesaggio con fiume e pastori in riposo, Francesco Zuccarelli (1702 - 1788) cerchia
Paesaggio con fiume e pastori in riposo
Francesco Zuccarelli (1702 - 1788) cerchia di
Prima metà del XVIII secolo
olio su tela
cm. 60 x 93, entro cornice in legno intagliata e dorato cm. 75 x 108
Link: https://www.antichitacastelbarco.it/it/prodotto/paesaggio-con-fiume-e-pastori-in-riposo-zuccarelli
E’ da avvicinare alla mano di Francesco Zuccarelli (Pitigliano 1702 - Firenze 1788) questa deliziosa veduta paesaggistica animata da una famiglia di pastori che riposano dalle loro mansioni quotidiane;
Nei paesaggi dipinti dallo Zuccarelli il mondo è cristallizzato, fermo in un attimo di quiete idilliaca, dove il senso 'arcadico' del paesaggio viene reso con quella vivacità pittorica, leggerezza cromatica e grazia compositiva che ritroviamo in toto nella sua pittura.
A titolo comparativo possiamo paragonare la nostra tela ad altre composizioni; possiamo citare qualche esempio:
- Paesaggio con fiume e pastori in riposo, Accademia Carrara, Bergamo: link
- Paesaggio con ponte e cavaliere, Accademia Carrara, Bergamo: link
- ‘Paesaggio con fiume, borgo, pescatore e pastorelle’ (Christie's, Londra maggio 1960, n. 82: link
- Paesaggio con figure, Accademia Carrara, Bergamo: link
- Paesaggio con cavaliere e figure, Accademia Carrara, Bergamo: link
- Paesaggio con fiume e pastori in riposo, Accademia Carrara, Bergamo: link
- Paesaggio con ponte e cavaliere, Accademia Carrara, Bergamo: link
- ‘Paesaggio con fiume, borgo, pescatore e pastorelle’ (Christie's, Londra maggio 1960, n. 82: link
- Paesaggio con figure, Accademia Carrara, Bergamo: link
- Paesaggio con cavaliere e figure, Accademia Carrara, Bergamo: link
Toscano di origine, Francesco Zuccarelli si formò dapprima a Firenze col paesaggista Paolo Anesi e poi a Roma con il suo conterraneo Giovanni Maria Morandi. Proprio a Roma ebbe modo di studiare ottimi modelli, dagli esempi seicenteschi di Gaspard Dughet all'opera del contemporaneo Andrea Locatelli.
Intorno al 1732 si stabilì a Venezia, ove subì l'influsso dei vedutisti locali quali Marco Ricci e Giuseppe Zais. Nella città lagunare il pittore proseguì la sua lunga attività, distinguendosi dai pittori locali per il tono idillico dei suoi paesaggi; in questa fase della sua pittura, a cui si ispira la nostra tela, si focalizzò su dipinti a soggetto arcadico; come possiamo osservare nelle sue opere restò sempre preponderante la presenza di figure, quasi un retaggio della sua prima formazione, dove gli sfondi naturalistici costituiscono spesso la base per episodi di vita campestre alquanto idealizzati.
Il dipinto è completato da una bella cornice in legno intagliato e dorato.
Il dipinto è in ottimo stato di conservazione ed è venduto completo di certificato di autenticità a norma di legge.
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