Le bolle di sapone
Scuola francese, XVIII-XIX secolo
Le bolle di sapone
Olio su tavola, cm 44,5 x 36,5
Con cornice, cm 60 x 54
In questo dipinto di scuola francese, dal tono lezioso e giocoso, ma madre si accosta amorevolmente al figlio intento a soffiare una bolla di sapone. Numerosi sono i dettagli del dipinto che rimandano al panorama della pittura accademica francese a cavallo tra Settecento e Ottocento. Le ricche ed opulente vesti della donna, così come il grazioso ombrellino in pizzo rosa, ricordano gli elaborati costumi delle partecipanti alle feste campestri di Watteau mentre la natura morta alla destra del dipinto pare ricollegarsi ad alcuni modelli di Chardin e Fragonard. A richiamare l’attività pittorica di Chardin è anche l’iconografia del dipinto, che pare riprendere Le Bolle di sapone, del LACMA di Los Angeles. Nel dipinto di Chardin, da un bicchiere di acqua saponata, un giovane soffia una bolla. La sua superficie iridescente e traslucida catturata alla luce del sole.
Il soggetto del soffio della bolla, diffuso a nord delle alpi già nel Seicento, era fautore di un messaggio moralizzante sulla transitorietà della vita; tuttavia, la tela di Chardin e le opere che, sulla sua scorda, affrontano il tema in questi termini, spostano il registro dalle allegorie alla quotidianità. L’interpretazione di Chardin del tema del soffio della bolla è spesso ripresa dagli artisti francesi dell’Ottocento, così come risulta visibile anche per quanto concerne il Ragazzo che soffia bolle di sapone di Manet del Museu Calouste-Gulbenkian di Lisbona.