Due cavalli col barroccio

Giovanni Bartolena (Livorno 1866 - Livorno 1942) Due cavalli col barroccio Acquaforte, acquatinta misure: mm 158 x 220 Pittore italiano indirizzato allo studio delle arti dallo zio Cesare Bartolena  (Livorno 1830 - Livorno 1903) pittore e fotografo attento perlopiù a soggetti a tema bellico. Iscrittosi all'Accademia di Belle Arti di Firenze per seguire il corso di nudo tenuto da Giovanni Fattori, entra nella cerchia dei macchiaioli e frequenta esponenti quali Telemaco Signorini e Silvestro Lega. Nel 1892 espone per la prima volta a Torino, la sua carriera subisce poi un'interruzione a causa del suo carattere che lo porta a Marsiglia come conduttore di tram a cavalli, traendo comunque dal lavoro ispirazione per i soggetti ritratti. Dopo alcuni mesi rientra in Italia, si sposta fra Lucca e Firenze fino a stabilirsi nella sua città natale dove si dedica completamente a dipingere e disegnare. Ama la natura morta e i paesaggi perché gli permettevano di  esasperare il colore e l'esperienza della Macchia. Fu un artista solitario in vita, più apprezzato e amato dalla critica post mortem. In questa stampa, che nel segno denuncia evidenti debiti verso il maestro Giovanni Fattori, vediamo rappresentati lungo una strada due asini di profilo legati ad un barroccio. Bartolena sceglie di raffigurare un momento di sosta prima di continuare il lavoro. Alle spalle degli animali il profilo continuo di case attraversa la lastra in tutta la larghezza, in fondo, sulla destra, due cipressi svettano verso il cielo. L'atmosfera di pace, di calma ma anche di rude solitudine suggerisce, forse, di collocare la scena all'imbrunire, ipotesi peraltro suffragata dall'uso dell'acquatinta nel cielo e dalla scelta di impiegare un dall'inchiostrazione seppia. La composizione è condotta impiegando un tratto netto e incisivo, caratterizzato da linee lunghe, intersecate e nervose, i profili spezzati; l'autore poco indugia a descrivere le ombre, predilige un tratteggio parallelo, corto e distanziato, rapido quasi stesse disegnando; riprende invece con le velature, l'acquatinta e le puliture i passaggi tonali delle aree in ombra. Impressione eccellente stampata con inchiostro seppia. Ottimo stato di conservazione, ampi margini oltre la battuta del rame. Firma in basso a destra nell'inciso "Gio Bartolena". Un altro esemplare è conservato presso la Biblioteca Panizzi, Collezione Davoli n.790

IL BULINO ANTICHE STAMPE SRL

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