La Predica di San Giovanni Battista, 1756
Bartolomeo Crivellari (Venezia 1716 - Venezia 1777) La Predica di San Giovanni Battista, 1756 Acquaforte, bulino misure: mm 495 x 305 Scultore e incisore italiano che realizzò opere quasi esclusivamente a bulino. La sua attività incisoria di traduzione è strettamente connessa con l'editoria veneziana del XVIII secolo. Realizzò, per esempio, dai disegni di Piazzetta le illustrazioni per La Gerusalemme liberata 1745. Il lavoro più impegnativo ed elogiato fu invece per l'opera di Gimpietro Zanotti, Le pitture di Pellegrino Tibaldi e Niccolò Abati esistenti nell'Instituto di Bologna, dove le sue capacità di incisore di traduzione raggiunsero l'apice. Questa stampa fa parte della serie, composta da quarantuno tavole, Le pitture di Pellegrino Tibaldi e Niccolò Abati esistenti nell'Instituto di Bologna ed è la tavola 41 come indicato dal numero romano inciso in basso a destra. La scena rappresentata è ripresa dall'affresco che Tibaldi (Puria 1527 - Milano 1596) realizzò nella Cappella Poggi in San Giacomo Maggiore a Bologna. Tra i soggetti posizionati all'interno di questo spazio, che ricrea la struttura della nicchia, vediamo all'estrema destra Giovanni Battista nell'atto di battezzare una folla di fedeli. Al centro diversi uomini e donne la cui struttura fisica rimanda alla lezione di Michelangelo; l'attenzione dello spettatore viene catturata sia dalla donna di spalle inginocchiata avvolta in un abito riccamente panneggiato, sia dalla donna in piedi al centro spostata leggermente a sinistra che è l'unica a cercare uno sguardo verso l'esterno. In cielo tra un turbinio di nuvole, angeli dai corpi muscolosi e in tensione combattono alcuni demoni. Oltre l'immagine, nell'inciso, da sinistra a destra: Pellegrino Tibaldi inv. e dip./Gabriel Söderling dis./Bartolomeo Crivellari inc. e sotto otto righe su due colonne in italiano commentano la scena. Impressione eccellente, dai neri intensi. I forti contrasti chiaroscurali, creati mediante l'intersezione di linee dal tratto incisivo, conferiscono pathos e plasticità ai corpi. Ottimo stato di conservazione, eccetto leggero foxing e una piega centrale orizzontale. Ampi margini oltre la battuta del rame.