Siena (XVI secolo), Cassone nuziale famiglia Chigi, legno di noce intagliato e dorato, cm 65 x 170 x 56

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Siena XVI secolo Cassone nuziale famiglia Chigi Legno di noce intagliato e dorato cm H 65 x L 170 x P 56 cm   Il Cassone Chigi, riferibile circa alla metà del ‘500 e probabilmente di manifattura senese, potrebbe essere un cassone nuziale relativo al matrimonio tra Mario...
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Siena

XVI secolo

Cassone nuziale famiglia Chigi

Legno di noce intagliato e dorato

cm H 65 x L 170 x P 56 cm

 

Il Cassone Chigi, riferibile circa alla metà del ‘500 e probabilmente di manifattura senese, potrebbe essere un cassone nuziale relativo al matrimonio tra Mario Chigi (Siena 1511 – 1564) e Agnese Bulgarini, avvenuto a Siena nel 1547. La presenza dello stemma Chigi della Rovere, concesso da Giulio II ad Agostino Chigi “il Magnifico” (Siena 1469 – Roma 1520) e al fratello Sigismondo Chigi (Siena 1470 – 1525), è prerogativa del ramo principale della casata; passò per via ereditaria al ramo romano della famiglia che discende da Sigismondo, essendo il figlio del Magnifico, Lorenzo (1517 – Roma 1573), morto senza eredi maschi. Sappiamo che Lorenzo sposò nel 1536 Laura Capizucchi, poi, in data imprecisata, Clemenza Sanguigni, sempre romana (U. Frittelli, I Chigi, Siena 1922). Da Mario, figlio di Sigismondo, discende Fabio Chigi, poi Alessandro VII, (1655 – 1667) e il principe Agostino Chigi (Siena 1634 - Roma 1705) iniziatore del ramo romano della casata. La loro residenza era il Palazzo Chigi di piazza Colonna, attuale sede della Presidenza del Consiglio, ove poteva essere confluito tra gli arredi anche il cassone nuziale dell’avo. Il cassone potrebbe coincidere con il primo tra i due cassoni da nozze che si trovavano nella sala da pranzo del Palazzo Chigi di Roma in occasione della divisione patrimoniale del 1917, prima della vendita dell’immobile allo Stato Italiano.

(F. Petrucci, Palazzo Chigi com’era. Gli interni in alcune fotografie d’archivio anteriori al 1918, in Palazzo Chigi, a cura di C. Strinati, R. Vodret, Milano 2001), data la somma elevata della stima. Non ho trovato riferimenti pertinenti negli inventari Chigi del ‘600, ove erano varie casse ma dipinte, esclusa l’unica cassa presente tra i beni del cardinale Flavio Chigi (1632 – 1693), poi passati comunque al cugino principe Agostino, che doveva avere una certa importanza essendo elencata anche nell’indice del voluminoso inventario.

Francesco Petrucci

Roma, 5 Agosto 2010

 

Documenti

Inventario card. Flavio Chigi, Roma, Casino alle Quattro Fontane, 1692 (Archivio Chigi, Biblioteca Apostolica Vaticana, n. 700, p. 164)

Un Cassone di noce alto p.mi 3 incirca, e largo p.mi 6, con maniglie, serrat.re, e chiave dorata

 

Divisione Chigi 1917 / Schede di mobili assegnati a don Ludovico Chigi (Ariccia, Palazzo Chigi, archivio)

[7] (180) 435. Cassone verniciato / Corridoio / £. 5.00

[7] (194) 476. Cassone di nozze in noce / Camera giuoco / £. 80.00

[8] (99) 734. Cassone con coperchi / IIª Guardaroba di S. T. il Principe / £. 10.00

[8] (173) 970. Cassone da nozze / Sala da pranzo / £. 500.00

[8] (174) 971. Cassone da nozze / Sala da pranzo / £. 400.00

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