Niccolò Macchiavelli, 1825

Paolo Toschi (Parma 1788 - Parma 1854) Antonio Isac (Parma 1788 - Parma 1828) Niccolò Macchiavelli, 1825 Bulino, acquaforte misure: mm 398 x 297 Incisore italiano, uno dei protagonisti dell'arte parmense del XIX secolo. Giovanissimo inizia a frequentare l'Accademia di Parma e studia pittura sotto la guida di Biagio Martini (pittore e disegnatore), ottenendo già da subito i primi elogi. Contemporaneamente approfondisce la tecnica dell'incisione giungendo a fondare nel 1807 assieme a Antonio Isac, Tommaso Gasparotti e Vincenzo Raggio la Società parmense degli incisori all'acquerello, che durerà solo fino al 1809. Nello stesso anno decide di abbandonare la pittura per dedicarsi completamente all'incisione e si trasferisce a Parigi, insieme a Antonio Isac, per cogliere nuovi spunti. Qui studiano bulino sotto la guida di Charles-Clément Bervic (Parigi 1756 - Parigi 1822) realizzando riproduzioni di statue antiche e ritratti di personaggi sei-settecenteschi. Tornati a Parma decidono di entrare in società per creare una Scuola di incisione incentrata sull'arte del bulino, tale scuola diventerà punto di riferimento per gli artisti provenienti da ogni parte d'Europa. Dal 1821 al 1828, i due artisti realizzarono all'incisione ritratti di personaggi famosi (conservati alla Galleria nazionale di Parma) come: Ferdinando Paër (da F. Gérard), Niccolò Machiavelli (da Santi di Tito), Vittorio Alfieri (da F.-X. Fabre) e Carlo Felice (da A. Boucheron). Toschi che consacrerà la sua vita all'arte ha saputo valorizzare i grandi maestri antichi Correggio e Parmigianino, e ha fatto in modo che Parma diventasse una delle tappe del Ground Tour d'Italia. In questa stampa, tratta da un dipinto di Santi di Tito (Firenze 1536 - Firenze 1603) conservato presso Firenze, Museo di Palazzo Vecchio, Cancelleria Nuova (sala del Machiavelli) viene raffigurato il ritratto di Niccolò Macchiavelli (Firenze 1469 - Firenze 1527) storico, filosofo, scrittore e politico italiano. L'illustre personaggio viene rappresentato di tre quarti, in posizione frontale. La fitta intersezione di linee e abili giochi chiaroscurali staccano la sua immagine dal fondo grigio-argento e mostrano un uomo dal viso allungato, occhi attenti e fissi, fronte alta e capelli neri. Indossa sopra la giacca una veste chiusa sul collo che mostra i bottoni. Afferra un libro lasciato aperto con la mano destra, mentre con la sinistra appoggiata al bracciolo di una sedia sembra indicare le pagine. La sua posa è elegante, gli effetti di luce conferiscono solennità alla composizione. Impressione eccellente su carta cina applicata. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini, foglio intonso. Esemplare in II/III stato con l'aggiunta della firma ma avanti lettera, come si evince dalla dichiarazione del prof. Guglielmo Capacchi che allega alla stampa una scheda. Sotto l'immagine incisi a sinistra e destra "Santi di Tito dip.", "P. Toschi e A. Isac inc." Bibliografia: P.M Masotti, Paolo Toschi, Artegrafica Silva, 1973, n.74.

IL BULINO ANTICHE STAMPE SRL

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