Scultura lignea, Santa Caterina, Basso Reno, XV Secolo (1480 circa)
Scultura in legno raffigurante Santa Caterina d’Alessandria
Provenienza Basso Reno o Tirolo meridionale
Fine del XV secolo (circa 1480)
Legno di tiglio (unico tronco, schiena scavata), tracce di policromia sul retro
Altezza: cm.105
Provenienza: BONHAMS Londra, New Bond Street, Asta 23 giugno 2021, lotto 2, stima £ 12.000 - £ 18.000
(https://www.bonhams.com/auction/26979/lot/2/a-late-15th-century-carved-limewood-figure-of-a-female-s...)
La scultura lignea in esame, raffigurante un’elegante Santa Elisabetta a figura intera, è opera di un maestro scultore di retaggio gotico ed attivo verso la fine del Quattrocento. La Santa, per alludere alle sue nobili origini di principessa, appare incoronata con un copricapo ingioiellato poggiato sui lunghi capelli fluenti, e si presenta raffinata ed elegante ma con atteggiamenti ieratico.
Meritano menzione le sontuose vesti che ne avvolgono la figura, composte da un sofisticato corpetto in vita, lavorato con un motivo che evoca il tessuto broccato, ed impreziosito da una fascia verticale impreziosita da pietre preziose.
La Santa Regina è poi avvolta da un mantello posto sulle spalle e chiuso all’altezza del petto da un nodo, un dettaglio decorativo dal valore simbolico che, con ogni probabilità, potrebbe essere un riferimento alla sua unione con Cristo o al suo legame spirituale.
La mano sinistra sorregge la gonna riccamente piegata e drappeggiata, mentre la destra, ora carente, forse una volta reggeva lo scettro o un libro, oppure semplicemente era disposta in segno di benedizione.
Nel suo elegante disegno la scultura, evocante i canoni della tradizione del gotico francese, catturerà l’ammirazione di ogni appassionato di sculture antiche, certamente per la sua bellezza ideale ma, nel contempo, anche per la forza e il senso di solennità che riesce a trasmettere.
La qualità dell’opera e la ricchezza nei particolari, tra cui spiccano i dettagli dei drappeggi ricavati con dovizia nel legno, permettono di avvicinarla alla ricca produzione scultorea tipica della zona del Basso Reno (o come in precedenza proposto, sebbene meno probabile, del Tirolo meridionale) che, a partire dal XIV-XV, divenne uno dei maggiori centri specializzati nell’arte scultore.
Di inspirazione per il nostro autore è stata la cultura rinascimentale italiana e soprattutto fiamminga; il suo stile è dunque una sintesi personale di queste due suggestioni con l’arte gotica francese.
A proposito di suggestioni fiamminghe, l’opera riprende infatti la magnifica statua, con medesimo soggetto, ora custodita al Museum Catharijneconvent di Utrecht, opera di fine XV secolo del Maestro di Leende (vedi immagine nei dettagli, https://adlib.catharijneconvent.nl/Details/collect/42290). Tipico dell’arte fiamminga gli abiti sontuosi con pesanti pieghe, le teste arrotondate a forma di uovo, occhi con palpebre a mandorla, le ciocche di capelli spesse e distanziate e una sottile attenzione per i dettagli.
Si tratta di un’opera di eccezionale qualità scultorea, presentata in condizioni di conservazione buone per l'epoca, con una splendida patina brunita; mancanze consone con l’epoca.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
L’opera viene venduta corredata di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
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