XVIII secolo, Sant’Antonio Abate
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XVIII secolo
Sant’Antonio Abate
Legno dorato, cm alt 61 – base cm 25x17,5
La presente scultura lignea raffigura Sant’Antoni Abate. Antonio nacque a Come in Egitto nel 151. All’età di vent’anni vendette tutti i suoi beni per condurre una vita eremitica da asceta, vivendo in solitudine nel forte abbandonato di Pispir, sopportando e sopportando ogni genere di tentazione. La crescente fama lo portò ad abbandonare la vita eremitica per occuparsi ai numerosi fedeli. Seguendo l’iconografia medievale il santo è raffigurato con il classico saio e pettinatura dei monaci mentre regge tra le mani un libro ed è accompagnato da una figura animale, forse un maiale, suo tradizionale attributo. La slanciata figura è sapientemente intagliata: il profondo chiaroscuro che scaturisce dalle pieghe del saio restituisce una volumetria leggera, i boccoli della capigliatura, lievemente molleggiati, e la sincera espressione assunta dal santo dimostrano la plastica abilità dello scultore. Le vesti sono realizzate applicando strati di foglia dorata che viene poi laccata in secondo momento; l’artista, grazie a sapienti tocchi leggeri, cerca di ricreare l’idea di una preziosa stoffa damascata.
La scultura risulta pertinente al XVIII secolo, chiaramente dipendente da quell’insieme di concezioni formalistiche che si andavano elaborando nel periodo.
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