Madonna col Bambino

AA-226905
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Madonna col Bambino , scultura in scagliola di gesso, autore Alceo Dossena.   Epoca: anni di passaggio tra Otto e Novecento. La scultura proviene dalla bottega di Alceo Dossena in Parma, città nella quale lo scultore si stabilì nel primo decennio del Novecento proveniente dalla natìa...
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Studio Zenale
Studio Zenale prende il nome dal pittore rinascimentale Bernardino Zenale, massimo art...
Madonna col Bambino, scultura in scagliola di gesso, autore Alceo Dossena.  
Epoca: anni di passaggio tra Otto e Novecento.
La scultura proviene dalla bottega di Alceo Dossena in Parma, città nella quale lo scultore si stabilì nel primo decennio del Novecento proveniente dalla natìa Cremona, dove si era formato presso un marmista specializzato in copie antiquarie.
La composizione riproduce esattamente la Madonna col Bambino  costituente la parte sinistra della trecentesca Adorazione dei Magi (ultima foto qui allegata) conservata nella Chiesa di San Bassiano a Pizzighettone, alle porte di Cremona; l'Adorazione di San Bassiano è un altorilievo in marmo realizzato da un artista di origine transalpina indicato dagli studiosi col nome convenzionale di Maestro di Pizzighettone (*).   
Alceo Dossena aveva individuato il modello di Pizzighettone quando ancora risiedeva a Cremona;  una volta realizzata la copia, questa rimase nella bottega di Parma anche dopo che la bottega stessa fu ceduta ad altro marmista, a seguito del trasferimento di Dossena a Roma, e solo alla metà del Novecento passò al collezionismo locale.  
Le misure dell’originale e della copia corrispondono, indicando con ogni verosimilgianza che la copia è stata tratta mediante calchi. 
Gli spuntoni di ferro che si vedono sporgere da diverse parti della scultura sono i terminali delle travi di armatura interna, necessarie al sostegno di una struttura in gesso, che Dossena non si è preoccupato di mascherare perchè evidentemente il calco gli serviva solo come medium nel processo di creazione di un’opera definitiva in marmo o materiale più duro, oggi dispersa o forse non portata a termine. 
Il riscontro di tale metodologia in Alceo Dossena presenta un interesse particolare in relazione alla clamorosa carriera che lo portò a diventare uno dei più famosi falsari della storia dell’arte: dalle sue mani uscirono pezzi “antichi” inediti e sorprendenti, di straordinaria originalità e bellezza, che mercanti di pochi scrupoli piazzavano (forse a sua insaputa) non solo presso grandi collezioni private ma anche presso i più importanti Musei;  le sue opere "antiche" apparivano talmente convincenti che c’erano esperti che ne difendevano l’antichità anche dopo che Dossena aveva ammesso pubblicamente di esserne l'autore.  
Misure: altezza cm.56, larghezza max cm.23, profondità max cm.20.
 
 
 

(*) L’Adorazione dei Magi di San Bassiano appartiene a una serie di tre Storie dell’infanzia di Cristo realizzate a Milano nel secolo XIV per Azzone Visconti dal “Maestro di Pizzighettone”;  nel 1613 le tre Storie vennero trasferite a Pizzighettone da Diego Salazar, alto funzionario dell’amministrazione spagnola in Lombardia, come decorazione per la propria cappella funeraria nella Chiesa di San Bassiano (tuttora esistente).  Per la figura del Maestro di Pizzighettone e per le vicende delle opere di San Bassiano si veda in bibliografia: Laura Cavazzini, "Per il Maestro di Pizzighettone", in Nuovi Studi - Rivista di arte antica e moderna n.18, 2012, pagg.5 e seguenti, con copiosa documentazione fotografica. 

 

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