“Il Genio di Salvator Rosa”
Salvator ROSA (Arenella 1615 - 1673) “Il Genio di Salvator Rosa” Incisione originale all’acquaforte e puntasecca firmata in basso nel cartiglio “Salvator Rosa” databile al 1661 secondo Bozzolato o al 1662 secondo Wallace, riproduce il tema del rapporto fra l'artista ed il suo Genio, rappresentato coronato di edera e nell'atto di offrire il proprio cuore alla Sincerità. Bellissimo esemplare nel terzo e definitivo stato con tutti i ritocchi a puntasecca, stampato su carta vergata recante filigrana “Lettere in Arme” simile ad Heawood 3323, riferibile a produzione cartaria romana della fine del XVII° secolo, con grandi margini oltre l'impronta della lastra, lievemente brunito e con una macchia al bordo basso ma nel complesso in ottimo stato generale di conservazione. Fra i diversi disegni preparatori che si conoscono per questa incisione spicca quello del Gabinetto Nazionale delle Stampe di Roma, la lastra è conservata alla Calcografia Nazionale. Bibliografia: Bozzolato “Le incisioni di Salvator Rosa” Padova 1973 n° 87. A. Costamagna in “Incisori napoletani del Seicento” Roma 1981 n°151. D'Amico “Incisori d'invenzione romani e napoletani del XVII secolo” Bologna 1978 n°122. Heawood “Monumenta chartae papyraceae” Hilversum 1986 n°3323. Petrucci “Maestri Incisori” Novara 1953 pag.66-77. Wallace “The Etchings of Salvator Rosa” Princetown 1979 n° 113. Misure in mm: 460ca x 272ca