Mobile lastronato e intarsiato in palissandro bois de violette ciliegio, mogano ulivo bosso e jacaranda

AA-383057
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Il mobile è lastronato e intarsiato in palissandro, bois de violette, ciliegio, mogano, ulivo, bosso e jacaranda. La parte inferiore è mistilinea a tre cassetti separati da traverse e, ai lati, lesene a pilastro intarsiate. La calatoia presenta un raffinato intarsio a raffigurare...
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LINO GIGLIO nato a Varese il 23 luglio 1962, la mia storia di antiquario inizia...

Il mobile è lastronato e intarsiato in palissandro, bois de violette, ciliegio, mogano, ulivo, bosso e jacaranda. La parte inferiore è mistilinea a tre cassetti separati da traverse e, ai lati, lesene a pilastro intarsiate. La calatoia presenta un raffinato intarsio a raffigurare un cartiglio in legni diversi e dalle sottili sagome a volute fogliate in essenze lignee diverse. Ai lati la mossa della ribalta è segnata da lesene intarsiate che terminano a ricciolo. All'interno, la calatoia cela cinque vani, due cassetti e un piccolo piano scorrevole. La parte superiore mossa presenta un'anta centrale intarsiata in legni diversi a raffigurare una splendida fontana con motivi vegetali e teste ferine. Ai lati cinque cassetti per parte e uno sottostante. La cimasa, a timpano spezzato, è ornata da volute a ricciolo a centrare un piannacolo tornito e sui lati sono presentei due segreti. Fianchi mossi e piedi a mensola. Dimensioni: cm 235x125x67

Il mobile rappresenta un esempio della più raffinata ebanisteria romana, sia nell'invenzione della forma e delle curvature, sia nell'utilizzo ricercato e sapiente delle essenze lignee che lo impreziosiscono. Di facile collocazione nell'area di produzione romana, si riconosce il classico impianto della ribalta, con corpo architettonico che ancora ricorda la produzione seicentesca e si riconosce una rara ma denotativa parte superiore, a cassetti e di dimensioni più ridotte rispetto ai mobili a due corpi di altre aree. Per la particolare raffinatezza può essere affiancato ai spesso citati "burò" romani come quello di Palazzo Pallavicini, quello della collezione Rospigliosi e quello a Palazzo Odescalchi. Il nostro mobile risulta attribuibile alla stessa bottega, poiché pressoché identico, di un cassettone a ribalta con alzata in noce chiaro "con effetti bruno-rossi" datato 1720-1730 e pubblicato in G. Lizzani, Il mobile romano, Milano, 1970, fig. 230; pag. 137

2017.4.1

Ad integrazione delle descrizioni, la galleria “Antichità Giglio” rende disponibili, a richiesta, condition report sullo stato di conservazione dei propri beni e preventivi di trasporto nazionali ed internazionali

 

Antichità Giglio

Via Carlo Pisacane, 53
Milano, 20129
Italy