Ritratto di cane con composizione di frutta, pittore del XVII secolo, cornice in legno scolpito e dorato

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Ritratto di cane con composizione di frutta, pittore del XVII secolo, cornice in legno scolpito e dorato Olio su tela. Misure: Cornice cm L 106 x H 90 x P 8, Telaio cm L 82 x H64 Prezzo: trattativa riservata Oggetto corredato da certificato di autenticità Il dipinto,...
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Ritratto di cane con composizione di frutta, pittore del XVII secolo, cornice in legno scolpito e dorato

Olio su tela. Misure: Cornice cm L 106 x H 90 x P 8, Telaio cm L 82 x H64

Prezzo: trattativa riservata

Oggetto corredato da certificato di autenticità

Il dipinto, realizzato ad olio su tela, raffigura il ritratto di un cane di razza Spaniel con natura morta di frutta. Il cagnolino, che compare sulla destra della tela, porta al collo un collare con sonaglini in argento e grande fiocco blu. Volge lo sguardo verso l’osservatore, coinvolgendolo nella scena. Siede in un ambiente all’aperto e tutto attorno vi sono raffigurate composizioni di frutta quali pesche, susine, uva, ricci di castagne e noci, mele e due melograni. Lo sfondo è contraddistinto da elementi architettonici in ombra, che si confondono con il restante spazio caratterizzato da una tavolozza cromatica sui toni dei bruni. Spiccano in alto alcuni fiori bianchi e arancio che vivacizzano la composizione. I soggetti descritti sono contraddistinti da colori vivaci, giocati sui toni dei bianchi, rossi, gialli e qualche tocco di blu.

La natura morta, come soggetto autonomo delle tele, raggiunse il suo massimo splendore con l’avvento del Barocco, quando assunse una funzione esclusivamente decorativa e allargò il proprio repertorio iconografico a soggetti meno convenzionali come la natura viva con animali domestici e selvatici. Fu la nobiltà a manifestare il maggiore interesse nei confronti di queste figurazioni che rappresentarono uno dei generi più richiesti per l’arredo dei grandi palazzi aristocratici e delle ville di campagna. Si ricordano i dipinti di Guercino, Michelangelo Pace, Benedetto Fioravanti e molto altri che si dedicarono al ritratto canino.

La presenza, in questa tela, di un cagnolino della razza Spaniel giustifica una committenza nobiliare. Gli Spaniels infatti erano considerati cani regali, molto apprezzati e diffusi alla corte spagnola e inglese ai tempi dei Tudor e non solo, come documentano molti dipinti in cui vediamo questo simpatico cane accompagnare i ritratti di dame nei palazzi reali e aristocratici. Un esempio sono i dipinti di artisti come Van Dyck (I tre figli maggiori di Carlo I ed Henrietta Maria), Nicolas de Largilliere (La bella di Strasburgo), Giusto Sustermans (ritratto di Maria Maddalena d’Austria, granduchessa di Toscana).

L’autore del dipinto, attualmente in fase di studi storico artistici, va ricercato tra i pittori naturamortisti barocchi italiani. Si tratta di un artista che lavorava per importanti famiglie e, da quanto stilisticamente è possibile osservare, di un pittore virtuoso nella resa della materia, come dimostra l’accuratezza con cui vengono descritti i vari frutti presenti. L’artista inoltre si dimostra capace nel tracciare il morbido pelo del cane e la restituzione di uno sguardo vivo e veritiero.

Il dipinto, molto decorativo e di gradevole formato, è presentato all’interno di una bella cornice lignea intagliata e dorata.

A breve saranno pubblicate nuove immagini.

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