Cavallino che si impunta (1961)

AA-100398
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Piantato sulle zampe e con gli occhi sbarrati, il cavallino si impunta spaventato alla vista del cranio equino che compare a sinistra, irrigidendo di colpo la sua fremente fisicità. La tensione del protagonista è resa attraverso un segno grafico nervoso e incisivo,  mentre i contorni larghi e...
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Studio Zenale
Studio Zenale prende il nome dal pittore rinascimentale Bernardino Zenale, massimo art...

Piantato sulle zampe e con gli occhi sbarrati, il cavallino si impunta spaventato alla vista del cranio equino che compare a sinistra, irrigidendo di colpo la sua fremente fisicità.

La tensione del protagonista è resa attraverso un segno grafico nervoso e incisivo,  mentre i contorni larghi e profondi accrescono il senso di plasticità, rendendo evidente che l’artista pensa prima di tutto come scultore.

Elia Ajolfi (Bergamo 1916-2001),  formatosi  prima nella bottega del padre Francesco (insieme a Giacomo Manzù)  e poi all’Accademia di Firenze,  è uno dei grandi scultori in bronzo del Novecento italiano, ma anche in ghisa, in creta e in materiali innovativi;  ai cicli scultorei animalistici, a partire dalla fine degli anni ’50, egli faceva precedere raffinati disegni come questo, caratterizzati da una incisiva, scattante plasticità.

Tecnica mista (china a penna e acquerellata) su carta beige misure cm. 100 x 72,5;   cornice in listello di legno. 

Firma e data 1961 in basso a destra.

 

 

Studio Zenale

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