"NOTTURNO NEL GOLFO DELLA SPEZIA " - OLIO SU TELA - GIUSEPPE CASELLI (1893 - 1976)
Descrizione Tecnica: "Notturno nel Golfo della Spezia" di Giuseppe Caselli
Il dipinto raffigura una scena marina con un forte impatto drammatico, tipica della produzione di Giuseppe Caselli, pittore ligure noto per le sue vedute paesaggistiche e marine.
Soggetto: La composizione è dominata da un mare in burrasca, con onde impetuose che si infrangono con forza contro una scogliera rocciosa sulla sinistra. Sulla sommità della scogliera, si distingue una costruzione circondata da alcuni alberi.
Il cielo è cupo e nuvoloso, suggerendo un'atmosfera tempestosa o un momento immediatamente precedente o successivo a una tempesta.
Composizione: La linea dell'orizzonte è relativamente bassa, dando risalto alla vastità e alla potenza del mare. La scogliera a sinistra funge da elemento verticale che bilancia l'estensione orizzontale del mare, creando una diagonale che attrae lo sguardo verso il centro della scena.
La casa sulla scogliera aggiunge un punto focale e un elemento narrativo.
Colori: La tavolozza è dominata da tonalità fredde e scure, che riflettono l'atmosfera tempestosa e notturna.
I verdi e i blu del mare sono vari e profondi, con sfumature più chiare e quasi fluorescenti che evidenziano le creste delle onde spumeggianti.
Il cielo presenta grigi plumbei e tonalità di blu scuro, con spiragli di luce che suggeriscono la presenza della luna dietro le nubi.
La scogliera è resa con bruni e grigi terrosi, mentre la casa e la vegetazione utilizzano toni più spenti.
Tecnica e Pennellata: L'opera è realizzata ad olio, una tecnica che permette a Caselli di ottenere la ricchezza e la profondità dei colori visibili.
La pennellata appare vibrante e dinamica, soprattutto nella resa delle onde e della schiuma, dove i colpi di pennello sono evidenti e contribuiscono a trasmettere il movimento e la forza del mare.
Per la scogliera e il cielo, la pennellata è più stesa ma non meno espressiva, catturando la consistenza delle rocce e la densità delle nuvole.
Luce: La luce è drammatica e proviene principalmente dall'alto e leggermente da destra, illuminando le creste delle onde e creando riflessi sulle superfici acquatiche.
Questo effetto luminoso enfatizza il volume e la profondità delle onde, conferendo loro un aspetto quasi tridimensionale.
Il contrasto tra le zone illuminate e quelle in ombra accresce la sensazione di burrasca.
La capacità di Caselli di catturare la forza e la bellezza del mare in condizioni estreme è una caratteristica distintiva del suo stile.
Anni '40.
La conice in legno laccato e dorato è coeva.
Le dimensioni della cornice sono: 120 x 90, della tela 100 x 70.
Giuseppe Caselli nato a Luzzara nel 1893, si reca a Firenze dove frequenta con profitto la locale Accademia di Belle Arti. In seguito si trasferisce a La Spezia, iniziando la sua partecipazione a numerose rassegne, sia regionali sia nazionali.
Stringe amicizia con i pittori Governato e Aprigliano, frequentando col gruppo “Artisti spezzini” importanti rassegne d’arte. Espone consecutivamente alle Mostre Sindacali organizzate dal Comune di Bonassola (1966), alla Rassegna di Arte Figurativa del Circolo Corsari (La Spezia 1965), alla Mostra del Salone Arengario del Broletto (Novara 1967).
Pittore ritrattista deve però la propria notorietà all’impegno profuso nell’eseguire bellissime vedute marine (specie panorami delle Cinque Terre).
Particolarmente abile nel rappresentare il moto ondoso, come scrisse più volte in diversi saggi critici il Bonanni, Caselli appare artisticamente legato ai temi innovatori del Novecento, senza dimenticare però l’evento più importante in campo pittorico dagli inizi del secolo: il Divisionismo, al quale si dedica intorno agli anni Venti, ottenendo risultati superlativi.
Una produzione certamente limitata, particolarmente ambita dai collezionisti.Sensibile interprete della natura, ha prodotto anche numerose opere che documentano le sue drammatiche esperienze di guerra.
Un’importante mostra retrospettiva gli è stata dedicata a La Spezia nel 1981 col contributo, tra gli altri, dell’Amministrazione Provinciale.
Nel 1982 la Cassa di Risparmio di La Spezia gli ha dedicato un bellissimo calendario, contenente un numero rilevante di suoi dipinti. Sue opere sono conservate in raccolte pubbliche e private, anche all’estero (Tokio, Londra, New York, Parigi).
Cosi Renato Righetti ricorda Caselli : “I miei primi incontri con Giuseppe Caselli, chiamato familiarmente Pino dagli amici che gli erano più vicini (e ci fu un tempo in cui anch’io lo chiamai così) avvennero fra la fine del 1932 e il 1933, all’epoca in cui capitava spesso alla Spezia Fillìa, il quale con la mostra d’arte sacra futurista e di aereopittura tenuta nel novembre alla Casa d’arte di Salmojraghi e con l’annuncio del Premio di pittura “Golfo della Spezia”, che avrebbe realizzato da un’idea di Marinetti nell’estate prossima, aveva ridato un certo movimento all’ambiente artistico spezzino che dopo i fastosi falò accesi dalla Compagnia della Zimarra, si era un po‘ come ripiegato su se stesso, anche per la partenza di taluni suoi componenti, P.M. Bardi e Francesco Gamba per Milano, Governato per Genova, Cafiero Luperini per Roma, dove ciascuno si era trasferito in cerca di migliore fortuna. […] A quel tempo Caselli era sui quarant’anni e aveva forse compiuto la parte più ragguardevole del suo iter pittorico, conquistando una posizione di preminenza nella considerazione dell’élite culturale di quel tempo, costituita da professionisti, uomini d’affari e imprenditori, affascinati dalla splendida leggibilità di una pittura che appagava lo sguardo dei più sensibili e suggeriva ai più astuti possibilità di remunerative capitalizzazioni.
A parte Felice Del Santo, ancora sulla breccia malgrado l’età e la cui opera continuava a godere, nei circoli dei benestanti, di notevole prestigio, Caselli era ritenuto il maggior pittore della nuova generazione […]”
Dopo la mostra “Con gli occhi di Caselli” realizzata nel 2017, nel 2022 è stata ordinata a La Spezia (Spazio Startè) “22+22 Quadri di Giuseppe Caselli” un’ antologica sul lavoro dell’artista presentando sia opere esposte nella mostra della galleria Minotauro nel 1971 che numerose inedite.
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ISCRITTO AL RUOLO PERITI ED ESPERTI CAMERA COMMERCIO LA SPEZIA AL NUMERO SP. 579